Messina:no ai concerti nel 2021. Sogni piccoli hanno gambe corte e non vanno lontano

Messina:no ai concerti nel 2021. Sogni piccoli hanno gambe corte e non vanno lontano

Rosaria Brancato

Messina:no ai concerti nel 2021. Sogni piccoli hanno gambe corte e non vanno lontano

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sabato 09 Maggio 2020 - 10:28

Messina fa harakiri e chiude i cancelli ai concerti di Ferro e Ultimo nel 2021. Un indotto milionario che va in fumo a favore di altre città

Messina non ha grandi industrie, non vive di fabbriche. Non ha aziende multinazionali che investono sul territorio. Messina ha un grande tesoro: ed è Messina. Siamo una città turistica, che vive di quella bellezza naturale, storica, culturale, paesaggistica.

Messina fa HARAKIRI

Il Covid ha spazzato via per tutto il 2020 il pane, quello vero, che viene dal sudore, a migliaia di famiglie. Il settore turistico e culturale rischia di restare in ginocchio per anni e anni. L’amministrazione comunale, è doveroso sottolinearlo, è al fianco delle piccole imprese, delle partite Iva e dei liberi professionisti che costituiscono il tessuto economico di Messina. Ma sul fronte eventi che fa? FA HARAKIRI. In tutta Italia, in tutta Europa e nel mondo, ci si sta organizzando per non far morire il settore culturale e degli spettacoli e si PENSA AL 2021.

No ai concerti nel 2021….

E Messina che fa? Messina che ha uno stadio, il San Filippo che ha ospitato negli ultimi anni meravigliosi concerti (Vasco Rossi, Ligabue, Jovanotti, Laura Pausini, Biagio Antonacci etc etc). CHIUDE LE PORTE A TIZIANO FERRO E AD ULTIMO NEL 2021. E chiude i cancelli in modo a dir poco inspiegabile e in un periodo in cui il Palasport di Acireale è in fase di riqualificazione per chissà quanto tempo. Qualunque amministratore con un briciolo di lungimiranza, alla notizia della chiusura del Palasport di Acireale avrebbe fatto l’impossibile per trasformare davvero Messina nel polo siciliano dei concerti e dei grandi eventi. La nostra posizione geografica, di “porta della Sicilia” ci consente di essere palcoscenico naturale di eventi INTERNAZIONALI. Ogni concerto porta in città almeno 40 mila persone, con un indotto milionario, oltre alla possibilità di far lavorare centinaia di famiglia. Per diventare sede della notte di Capodanno in Rai (o sulle reti Mediaset) ci sono comuni che farebbero follie.

Lo stadio rischia di restare vuoto

E noi invece che facciamo? Ci permettiamo il lusso di dire che no, nel 2021 e cioè tra UN ANNO, non siamo in grado di dire se potremo mettere a disposizione lo stadio perché ancora il bando che ATTENDIAMO DA DUE ANNI, non è definito. I messinesi quindi andranno a vedere i concerti altrove, arricchendo altri territori (Palermo, Catania, Reggio), aiutando altre economie locali. Quando la Terra ricomincerà a girare e con essa l’economia noi avremo uno stadio che se continua così resterà vuoto. Sarà una cattedrale nel deserto. Oh, ma ci resta la polemica sul concerto di Gianni Celesti al Palasport con panino e birra. Ci resta la polemica sui neomelodici e sugli zampognari, sui canterini peloritani e sulle sagre. Gli altri hanno i fatti, noi le polemiche.

i #nemicidelsorriso

Il comunicato di Carmelo Costa (amministratore unico della Musica da bere), uno dei più grandi organizzatori di eventi e che negli anni scorsi ha fatto di tutto, nonostante gli ostacoli burocratici per FAR LAVORARE MESSINA, è un pugno nello stomaco. E’ come se a Palazzo Zanca ci siano i “#nemicidelsorriso” all’opera instancabilmente per ricordarci che prima ce ne andiamo da questa città e meglio è.

Un bando atteso da 2 anni…

Corre l’obbligo informare – si legge nella pec del Comune di Messina – che il Comune ha in itinere la procedura di evidenza pubblica per l’affidamento in concessione dello stadio… Lo svolgersi della gara e l’aggiudicazione di essa ad un soggetto terzo che stipulerà con questa stazione appaltante una convenzione per la gestione dello stadio… rendono impossibile per questo Comune assumere vincoli contrattuali per eventi da programmarsi… nell’anno 2021”.

Ci piace essere piccoli

Tralasciamo ogni commento su un bando atteso da 2 anni e che somiglia più alla tela di Penelope che a un fatto reale, non si capisce perché mai, il futuro vincitore dovrebbe lasciarsi scappare la ghiotta occasione di sfruttare immagine e indotto. Non sia mai che l’immagine del nostro stadio stracolmo faccia il giro del mondo…..a qualcuno potrebbe venire in mente di investire a Messina……A noi piace restare provinciali…., ci teniamo proprio a essere piccoli. Va da sé che il fantomatico bando prevede anche che il Comune abbia piena autonomia di gestione in alcune date ESTIVE per eventi programmati. Forse il Comune vuol fare un bando che sia INAPPETIBILE? Ci siamo affezionati allo stadio vuoto?

Indotto milionario in fumo

I concerti di Tiziano Ferro e di Ultimo (in programma a luglio 2020 e quindi slittati al 2021) avrebbero portato complessivamente oltre 80 mila spettatori. “Ciascuno dei due concerti – ricorda Costa – dà lavoro a oltre 800 lavoratori messinesi per una settimana fra facchini, sicurezza e maestranze varie, mentre sono circa 30 le ditte messinesi impegnate nei lavori e ciascun concerto produce oltre 1200 pernottamenti in hotel di Messina, senza contare i cospicui canoni che il Comune incassa per l’affitto dello stadio. L’indotto sul territorio di questi eventi è stimato in parecchi milioni di euro. E’ nell’interesse della città perdere tutto questo, soprattutto nella profonda crisi economica che saremo costretti a vivere ad emergenza finita? Circa il danno erariale che questa decisione comporterà per le casse comunali deciderà la Corte dei Conti. Fra gli spettatori di ciascun concerto c’è almeno un 25% di messinesi che andranno a vederli in altra città. Circa 10mila messinesi per ogni concerto. Siamo certi che ciascuno degli 800 lavoratori che sarebbero stati impegnati per due settimane avrebbe preferito un uovo di Pasqua in meno ma non perdere questa sia pur minima occasione di portare a casa un po’ di soldi”.

I sogni piccoli hanno gambe corte

L’organizzatore del concerto di Ultimo, Giuseppe Rapisarda, spera in un ripensamento del sindaco e dell’assessore ScattareggiaSono ancora possibilista e credo nella capacità amministrativa del primo cittadino e dei suoi collaboratori che metteranno in campo ogni possibile soluzione per non perdere un concerto che darebbe a Messina un ritorno economico non indifferente. Studi ufficiali dicono che il territorio che ospita un evento del genere acquisisce una ricchezza pari a dieci volte l’incasso. Considerando i 40mila ingressi previsti il conto viene facile” Rapisarda tranquillizza chi ha acquistato i biglietti perché ci sono altre città siciliane che stanno già facendo la fila per prendere quello che Messina lascia. I0 penso che grandi sogni portano lontano, mentre i piccoli sogni hanno le gambe corte.

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13 commenti

  1. A Messina questo settore è da sempre sottovalutato. Soprattutto negli ultimi anni e adesso che:
    – ci sono disposizione stadio e palazzetto
    – Messina è in parte entrata nel circuito dei grandi concerti.

    L’atteggiamento dell’Amministrazione in merito è CRIMINALE.
    La città continuerà a essere cieca. Preferirà ricordare il sindaco urlatore ai tempi del Covid-19 anzichè il sindaco che distrugge le poche opportunità di sviluppo economico della città.

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  2. I 2 concerti fanno piu pubblico di tutto il campionato del messina calcio di un anno ….si dovrebbero programmare concerti e non calcio

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  3. Stranezze di Messina…..al solito.

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  4. Ho sentito persone dire..io non vivo di concerti..risponderei tu forse!!!!

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  5. Per una città mediocre che si bea di avere un ottimo sindaco, che ultimamente straparla di un passaporto degli innamorati, questa è la risposta che si merita. Tenetevi lo Zampognaro di Fiumedinisi! E tanti saluti

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  6. De Luca non ha in programma alcuna visione strategica per Messina. L’estemporaneita’ chiassosa è il suo punto di forza. Vede questa città ancora come un trampolino, e si sa che sui trampolini si resta giusto il tempo di potersi proiettare verso il passo successivo. Sta sbagliando i calcoli però secondo me perché ci sta già da troppo tempo per pretendere che la cittadinanza non cominci a pretendere da lui qualcosa di concreto prima di regalargli il tanto agognato biglietto per Palermo.

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  7. L’analisi economica riportata dall’articolo è pianamente condivisibile. Non si capisce a chi possa servire il Sanfilippo totalmente vuoto atteso che le squadre di calcio cittadine vorrebbero tornare al Celeste per limitare i costi di gestione degli impianti sportivi.

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  8. Ricordo che un concerto distrugge il manto erboso che poi va rifatto e blocca l’impianto per parecchio tempo.
    E se chi si aggiudicherà il bando volesse organizzare un grande torneo di calcio estivo? Meditate gente, meditate.

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    1. Sappiamo già chi è e cosa vuole fare? Magari con un affitto simbolico, perchè di queste cose è esperto l’innamorato di Fiumedinisi

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  9. Come evidente, questa amministrazione vuole che si parli di lei, anche in negativo, se è il caso. È evidente che la realizzazione dei concerti porterebbe grandi benefici alla città, ma se fossero stati autorizzati, nessuno avrebbe parlato del sindaco e della sua squadra. Così facendo, invece, se ne parla. Tra l’altro sempre questo Sindaco, troverà dei poveracci che per invidia e rabbia nei confronti di chiede solo di partecipare a questi eventi,lo supporteranno. Sindaco De Luca, ti ho votato e apprezzo, in linea generale, il tuo operato ma stai attento che il consenso, non dura per sempre e, se ti metti contro i giovani che, fino ad oggi ti hanno acclamato, ne uscirai con le ossa rotte e ti potrai scordare la Regione. Dai, hai ottenuto quello che cercavi: hai fatto parlare di te. Adesso aspettiamo un nuovo colpo di scena e la “concessione” alla realizzazione dei concerti.

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  10. Concerto in piu’ concerto in meno la vita va avanti lo stesso e il sole sorgera’ ogni giono per come la luna citerra compagnia di notte
    Ce ne faremo una ragione e sopravviveremo lo stesso.

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  11. Messina, una città bellissima ma purtroppo inspegabilmente e sempre finita nelle mani sbagliate. Passiamo da un sindaco scalzo, pacifista e nonviolenza, ad un megalomane con sete di protagonismo che cerca tutte le scuse possibili per essere in auge, dalle baracche, all’ATM, ai precari, al coranavirus: tutto basta ad apparire.

    Povera Messina mi dispiace moltissimo, chissà se mai in un futuro prossimo potrai ritrovare i fasti di un tempo perduto, quando eri la protagonista e il tuo teatro era considerato tra i piu famosi d’italia.

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  12. Siamo passati dalla padella alla brace questi soggetti presi con i punti miralanza insieme al loro Capo soggetto urlatore e mediocre stanno definitivamente distruggendo la nostra meravigliosa Città continuate ad osannarli bravi bene bis

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