Meteo Messina: ecco l'estate di San Martino, massime sopra i +21°C

Meteo Messina: ecco l’estate di San Martino, massime sopra i +21°C

Daniele Ingemi

Meteo Messina: ecco l’estate di San Martino, massime sopra i +21°C

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lunedì 02 Novembre 2020 - 08:26

Clima mite e asciutto ancora per molti giorni, di piogge ancora nulla

Il quadro meteo/climatico sull’area del Mediterraneo è dominato da una figura di alta pressione, caratterizzata da valori pressori medio-alti al suolo, e alti geopotenziali in quota. Purtroppo questa area anticiclonica è destinata a prolungarsi per buona parte della prima decade di novembre, regalandoci altre giornate di bel tempo, con tanto sole e prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi, alternati a brevi passaggi nuvolosi. Mentre le precipitazioni continueranno a latitare.

Ad inizio settimana i termometri risentiranno dell’incremento della radiazione solare, eppure i valori termici, pur mantenendosi al di sopra delle tipiche medie di novembre, non si spingeranno oltre i +21°C +22°C di massime attese su molte località, proprio in corrispondenza dell’estate di San Martino. Il sud, in modo particolare la Sicilia, trovandosi lungo il margine meridionale dell’anticiclone, lì dove scorrono correnti più fresche nord-orientali, continuerà a rimanere ai margini del flusso di aria calda diretta verso il centro-nord. Ciò farà in modo che il bel tempo si assocerà a temperature non particolarmente elevate, anche grazie all’azione dei venti dai quadranti settentrionali che contribuiranno a mantenere i termometri su valori di poco superiori ai +22°C.

Tramonto sul mar Tirreno osservato da Dinnamare

Anzi le temperature minime potrebbero perdere qualche grado nelle ore notturne per l’arrivo di piccole infiltrazioni di aria più fresca da nord-est, con una ventilazione ancora settentrionale sullo Stretto di Messina. Il bel tempo quindi dovrebbe accompagnarci fino alle giornate di giovedì e venerdì, anche se a tratti, localmente, non mancherà il passaggio di banchi di nubi basse, del tutto innocue, generate dal ristagno di umidità nei bassi strati (per possibili strati di inversione termica in quota).

Per vedere un radicale cambiamento molto probabilmente bisognerà ancora aspettare fino alla fine della prima decade del mese, o all’inizio della seconda decade, allorquando le prime ondate di freddo dirette verso l’est Europa (dalla Russia fino ai Carpazi) potrebbero erodere l’imponente struttura anticiclonica. In tali circostanze non sono escluse possibili infiltrazioni di aria fredda da NE anche per l’estremo sud e la Sicilia. Segno che dovremo abituarci ad una stagione invernale particolarmente mite, ma capace di regalarci improvvisi quanto bruschi sbalzi termici, con l’arrivo del freddo di origine continentale dai paesi dell’Europa orientale.

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