Meteo Messina: tempo in miglioramento, attenzione al vortice subtropicale in risalita dalla Libia

Meteo Messina: tempo in miglioramento, attenzione al vortice subtropicale in risalita dalla Libia

Daniele Ingemi

Meteo Messina: tempo in miglioramento, attenzione al vortice subtropicale in risalita dalla Libia

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martedì 15 Settembre 2020 - 10:16

Questo vortice subtropicale sembra puntare verso lo Ionio, risalendo verso nord-est, a largo delle coste della Sicilia orientale

Anche se oggi vige una allerta gialla pure su Messina e sul messinese non è atteso il transito di alcuna perturbazione. Rimarrà solo un po’ di instabilità ad evoluzione diurna sulle aree più interne, mentre i cieli continueranno a spaziare dal poco nuvoloso al nuvoloso, causa il transito di nubi medio-alte, collegate al minimo di bassa pressione che da domenica indugia sui mari a ridosso della Sicilia. Dopo aver causato temporali e nubifragi sulla Sicilia meridionale e sud-orientale, i resti di questo vortice depressionario in alta quota (“upper level low”) dal Canale di Sicilia stanno scivolando verso il mar Libico, su acque superficiali molto calde e poco profonde, che misurano valori di 27°C +28°C.

Finendo su un mare molto caldo in superficie i resti di questo vortice depressionario, attivo solo in quota, rischiano di organizzarsi, immagazzinando una gran quantità di calore (in parte portato dai temporali, in parte dal mare caldo) che lo trasformeranno in una depressione dalle caratteristiche sub-tropicali, caratterizzata da un “cuore caldo”, ben visibile nei medi e bassi strati. In alcuni casi però può capitare che la convezione attorno il nucleo centrale possa divenire particolarmente profonda, tanto da fare spiraleggiare il sistema sempre più velocemente, assumendo una struttura sorprendentemente simmetrica, con un perfetto “anello di convezione”, composto da nuvole torreggianti, che si chiudono a riccio attorno l’occhio centrale.

A differenza dei tipici cicloni tropicali che si formano sui mari tropicali, nei “TLC” (acronimo di tropical like cyclone) lo scoppio dell’attività temporalesca, che può avvenire pure sopra mari tutt’altro che caldi per mantenere un ciclone tropicale (+20°C +21°C), viene prodotto dall’afflusso in quota, sopra la circolazione depressionaria, di aria piuttosto fredda, con valori non adatti a processi ciclogenetici tropicali. Difatti in questo caso è proprio questo afflusso di aria decisamente più fredda in quota ad innescare la ciclogenesi sub-tropicale, che poi riesce ad evolvere in un autentico ciclone tropicale.

Il vortice dalle caratteristiche sub-tropicale in sviluppo a largo della costa libica

Questo flusso di aria fredda, soprattutto fra media e alta troposfera, determina una significativa intensificazione dei moti convettivi (correnti ascensionali) interni alla circolazione depressionaria. L’intensificazione di queste correnti ascensionali, prodotta dall’inasprimento del “gradiente termico verticale” e del “gradiente igrometrico”, contribuisce a riempire il nucleo depressionario di aria piuttosto calda e molto umida, fino ai medi e bassi strati, iniziando a creare un cosiddetto “warm core”, con temperature di oltre i +2°C +3°C (se non pure più) rispetto all’ambiente circostante.

In questo caso il ciclone diventa pienamente autonomo rispetto al contesto sinottico generale, prendendo la sua energia dal calore latente fornito dal mare. Di conseguenza l’attività temporalesca esplode nel centro del sistema, le isobare attorno il sistema si infittiscono, mentre i venti improvvisamente diventano tempestosi, fino a superare i 100-120 km/h, con veri e proprie bufere di vento, specie sul quadrante meridionale, che agevolano la formazione del tipico occhio del ciclone attorno le imponenti “torri temporalesche”, molto ben visibile dalle moviole satellitari.

L’ultimo scatto satellitare del sistema in sviluppo davanti la costa libica, si notano i temporali che ruotano attorno il minimo barico in formazione in mare aperto

Questo vortice subtropicale sembra puntare verso lo Ionio, risalendo verso nord-est, a largo delle coste della Sicilia orientale. Anche in questo caso il grosso del maltempo rimarrà relegato esclusivamente in mare aperto, sulla Sicilia orientale e sulle coste del messinese, in caso di una traiettoria più occidentale del previsto, si potrebbero verificare delle piogge e dei temporali, indotti dallo sconfinamento delle bande temporalesche che ruotano sul quadrante sinistro della depressione sub-tropicale. In tal caso sarà l’area ionica ad essere maggiormente coinvolta, che rischia anche di subire gli effetti di improvvise mareggiate da swell, per l’ingresso di onde lunghe o molto lunghe da Est e E-NE.

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