Un lento processo di emarginazione: Domenico Grasso spiega le ragioni delle sue dimissioni

Un lento processo di emarginazione: Domenico Grasso spiega le ragioni delle sue dimissioni

Serena Sframeli

Un lento processo di emarginazione: Domenico Grasso spiega le ragioni delle sue dimissioni

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lunedì 28 Luglio 2014 - 15:16

L’ex vice-sindaco ed assessore continuerà ad impegnarsi nel sociale e a sostenere la cittadinanza

Ad una settimana dalle dimissioni di Domenico Grasso in qualità di vice- sindaco ed assessore alle attività produttive, Sport, Patrimonio Comunale, Servizi Cimiteriali, Demanio e Beni Demaniali, si torna a parlare dell’amministrazione guidata da Giuseppe Cannistrà e a farlo è proprio Domenico Grasso, che vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
“Intendo fare chiarezza- esordisce Grasso- sui motivi che mi hanno spinto a dare le dimissioni poiché ormai da qualche tempo l’azione politica del Sindaco risulta incompatibile con i miei principi etici e morali. Mi sono proposto per il bene della collettività e sono entrato a far parte della lista “Insieme si può” dopo ripetuti ed insistenti inviti a far parte della sua squadra; il Sindaco era ben conscio della mia attività lavorativa fuori provincia e comunque mi ha proposto come Assessore designato e Vice-Sindaco per la frazione Marina senza alcun vincolo e/o scadenza e soprattutto rassicurandomi che sarei stato supportato nel mio compito dal suo aiuto e dall’aiuto dell’intera compagine amministrativa”.
Grasso continua a spiegare che “trascorso il vincolo dei sei mesi il Sindaco, deludendo ogni aspettativa, inizia un lento processo di emarginazione finalizzato all’indebolimento della mia figura, della mia azione amministrativa e della mia partecipazione nelle scelte dell’amministrazione; qualche mese fa senza particolari motivazioni ha manifestato la sfiducia nei riguardi di tutta la Giunta Municipale, e ha quindi evidenziato un clima di incertezza ed ipocrisia che ha incrinato il nostro rapporto politico”.
La Giunta Municipale viene riallineata con l’innesto di un nuovo assessore, le deleghe vengono ripartite in maniera totalmente diversa e Grasso continua a ricoprire la carica di vice-sindaco ed assessore; ma passa poco tempo e Grasso assiste ad “un isolamento ancora più accanito, fatto di situazioni studiate magistralmente per farmi apparire assente nonostante la mia disponibilità ad esserci in giorni prefissati: da qui le numerose riunioni di maggioranza espletate senza di me e tutte le riunioni di Delibera della Giunta Municipale, indette senza giusto preavviso”.
Diversi episodi secondo Grasso hanno poi evidenziato questa rottura, difatti egli stesso afferma che “alcune iniziative promosse sono state spesso disattese oppure emarginate ed altre ancora, addirittura, nemmeno prese in considerazione”.
“In queste condizioni- prosegue Grasso- ritenendo di non meritare un simile trattamento né per me e neanche per i cittadini da me rappresentati, non potendo attuare l’azione amministrativa auspicata, soprattutto in risposta delle richieste ricevute, mi vedo mio malgrado costretto a rinunciare alla prosecuzione del mio mandato. Il rammarico rimane per non poter continuare e portare a compimento le azioni attuate in favore dei cittadini, sia localmente, sia in ambiti più ampi, come, ad esempio, i rapporti intrapresi con la deputazione Regionale”.
Domenico Grasso termina ringraziando i cittadini monfortesi per la partecipazione e l’affetto dimostratogli e rassicurando tutti sulla prosecuzione del suo impegno nel sociale “per assolvere, per quanto possibile, alle necessità del nostro paese”.

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