L’importanza della prevenzione: grande partecipazione al convegno sui rischi idrogeologici

L’importanza della prevenzione: grande partecipazione al convegno sui rischi idrogeologici

Serena Sframeli

L’importanza della prevenzione: grande partecipazione al convegno sui rischi idrogeologici

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venerdì 05 Dicembre 2014 - 07:31

Al convegno ha preso parte il padre di uno studente morto a l’Aquila nel terremoto, che parla di negligenza del passato. Gli studenti sono stati inoltre invitati a partecipare alla II Edizione del Premio di Laurea “AVUS 6 aprile 2009”, istituito dal Consiglio Nazionale dei Geologi

Sicurezza, conoscenza e prevenzione: sono questi i temi dell’incontro che si è tenuto ieri all’Auditorium di Pace del Mela. Il convegno dal titolo “La conoscenza e la prevenzione dei rischi naturali. Rischi sismici e idrogeologici” ha visto la partecipazione degli studenti delle classi medie dell’Istituto Comprensivo G.Marconi e quelli dell’IPSIA G.Ferraris di Pace del Mela.
Dopo il saluto iniziale, il sindaco Giuseppe Sciotto ha focalizzato l’attenzione sull’importanza che riveste l’argomento cardine del convegno al giorno d’oggi. Michele Orifici, consigliere del Consiglio Nazionale Geologi, ha illustrato il Piano di Protezione Civile per la prevenzione dei rischi idrogeologici. Un momento altamente formativo per i ragazzi, nel quale ha sottolineato come sia “fondamentale conoscere il piano di protezione civile del proprio comune e le contromisure che possono essere messe in atto in caso di criticità idrogeologica”. Orifici ha mostrato poi immagini molto eloquenti: quelle del 22 novembre 2011, quando l’alluvione colpì Barcellona Pozzo di Gotto, e la piena del torrente Idria portò più volte, nel giro di pochi minuti, all’esondazione. In quel caso, come in molti altri, furono adottati degli atteggiamenti che vanno assolutamente evitati: circolare in auto o a piedi nei pressi di un torrente può rivelarsi davvero fatale in situazioni simili.
E’ stata poi la volta di Umberto Braccili, Giornalista RAI, autore del libro “Macerie dentro e fuori”: Braccili ha ricordato anche la tragedia dell’Aquila, dove persero la vita 309 persone e tra loro anche più di 50 studenti fuori sede. Il padre di uno di loro, Sergio Bianchi, è oggi il Presidente dell’Associazione Vittime Studenti Universitari Sisma aprile 2009 e ha portato la sua testimonianza anche al Teatro del Mela.
Il momento più emozionante è stato raggiunto proprio durante il suo intervento: il padre di Nicola ha voluto porre l’accento sulla gravità rappresentata dalla negligenza di chi in passato non ha provveduto a rendere le nostre città più sicure. Bianchi ha spronato i ragazzi presenti a porsi continuamente delle domande e a pretendere la sicurezza e la tutela della propria vita.
Di natura più tecnica l’intervento del geologo Francesco Rubino, Presidente dell’Associazione Geologi di Messina 1995, che ha illustrato le cause dei terremoti, spiegando come sia determinante il movimento delle placche, con un focus sull’area che comprende la Sicilia e la Calabria. Dal rischio sismico, Rubino si è poi spostato sul rischio idrogeologico, mostrando anche un’interessante rappresentazione geografica dei corsi d’acqua che attraversano Pace del Mela.
Anche l’ingegnere Antonio Rizzo della Protezione Civile di Messina, intervenuto al termine, ha ribadito che la provincia di Messina ha tantissimi nodi critici: “Dagli eventi alluvionali del 2009 di certo è cambiato qualcosa dal punto di vita dell’informazione. Ogni giorno il dipartimento nazionale e poi quello regionale della Protezione Civile informano i comuni emettendo un bollettino per il giorno dopo. La Sicilia ha recepito da tempo questa modalità di intervento”.
L’incontro si è concluso con un momento di dibattito al quale hanno partecipato in particolare due insegnanti, esprimendo le proprie perplessità sulle misure adottate fino ad ora nella Valle del Mela, in relazione, soprattutto alla pericolosità rappresentata dai torrenti limitrofi.
Gli studenti sono stati inoltre invitati a partecipare alla II Edizione del Premio di Laurea “AVUS 6 aprile 2009”, istituito dal Consiglio Nazionale dei Geologi, la Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi e l’Associazione Vittime Universitarie Sisma 6 aprile 2009. Il premio si rivolge a giovani laureati che abbiano discusso una tesi di laurea sperimentale nell’ambito “Terremoti, pericolosità sismica del territorio e riduzione del rischio sismico” e agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado in tutta Italia.

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