Palazzo Zanca, oltre un miliardo di investimenti per il Piano Triennale delle Opere pubbliche

Palazzo Zanca, oltre un miliardo di investimenti per il Piano Triennale delle Opere pubbliche

Redazione

Palazzo Zanca, oltre un miliardo di investimenti per il Piano Triennale delle Opere pubbliche

sabato 20 Dicembre 2008 - 10:13

Il programma è stato approvato dalla giunta e prevede diverse opere stradali e di manutenzione. Spiccano una lunga serie di parcheggi e la discarica di Pace, ma la fetta più grossa è dedicata alla mobilità

C’è chi lo definisce un libro dei sogni, dove immaginare tutto ciò che si desidera, sapendo però che difficilmente potrà essere realizzato. L’auspicio, naturalmente, è che non sia così, anche se poi solo i fatti diranno la verità. Parliamo del Piano Triennale delle Opere Pubbliche redatto dall’assessorato ai Lavori pubblici e allo Sviluppo economico, retto da Gianfranco Scoglio, e dall’ufficio Programmi Complessi del Comune, il cui capo area è l’ing. Giovanni Caminiti, e approvato qualche giorno fa dalla giunta di Palazzo Zanca.

Un piano che prevede un investimento totale, dal 2009 al 2011, di 1 miliardo 359 milioni di euro, dei quali quasi 390 milioni solo il prossimo anno, ma con una premessa: ci sono solo opere finanziate da Stato, Regione e Unione Europea, stante «l’esiguità dei flussi di cassa in entrata». E tra le entrate viene riproposto, nel programma, il piano di dismissioni da 11,8 milioni di euro (cessioni della caserma dei Vigili del fuoco, delle scuole di Acqualadrone, Cumia Inferiore e Tono, del terreno di via Salandra, dell’area Torrente Trapani e dell’ex Amam di Gravitelli), che prevede la “valorizzazione- di altri 436 immobili.

Diverse le opere stradali, tra manutenzioni e nuove costruzioni: con il 43,51 per cento rappresentano la fetta più grande della torta. Ma gli investimenti più significativi sono altri, a partire dai project financing tanto cari all’assessore Scoglio: il costo maggiore è previsto per il piano particolareggiato di Capo Peloro (90 milioni), mentre tra le operazioni in regime di progetto di finanza rientrano ben cinque parcheggi: il “La Farina- (12,9 milioni), lo Zaera Nord (8 milioni), il “Faraone- (4,4), il “Torre Faro- (3,6) e un altro a Boccetta (12). Altri due project financing significativo sono quelli per la realizzazione della discarica di Pace, spesa prevista 5,7 milioni di euro, e per il recupero dell’Istituto marino (16,5).

Saranno 75 i milioni stanziati per gli svincoli di Giostra e Annunziata, più 2,2 per impianti di illuminazione, ventilazione e Sos galleria e altri 40 milioni per la riqualificazione dell’asse viario Tremestieri-Annunziata. E tornando ai parcheggi, ci sono il Gazzi Nord (3,8 milioni), l’ex Gasometro (357mila euro), il multipiano Tirone (21 milioni). Alla mobilità urbana è dedicato gran parte del piano, in diversi settori. Per il potenziamento e la messa in sicurezza della linea tranviaria sono previsti quasi sei milioni di euro, 15 per la via Don Blasco, strada di collegamento tra viale Gazzi e l’approdo Rfi, 8,5 per l’infrastruttura integrata di interscambio modale “Messina Sud-, 20 milioni alla voce “riqualificazione viabilità esistente tra l’approdo di Tremestieri e il porto urbano-, solo per il tratto Tremestieri – San Filippo. Altri 20 milioni sono previsti per la ferrovia sub-urbana Messina – Camaro, 45 per la bretella sotterranea viale Europa – via Don Blasco, e due importanti investimenti da 60 milioni ciascuno per la metropolitana del mare e la riqualificazione delle aree ferroviarie dismesse, con realizzazione del sistema di mobilità integrato Zona Falcata – Tremestieri.

Oltre a queste ultime opere si devono considerare le piste ciclabili (più di 9 milioni) e il lungomare Mortelle – Tono (6,6). Così come non vanno sottovalutate le opere di recupero quando non di nuove realizzazioni di infrastrutture. Molte voci sono dedicate alle scuole, tra le quali spicca quella da 3,8 milioni per la costruzione di un nuovo complesso a Tremestieri. C’è spazio anche per i laghi di Ganzirri (5 milioni), il nuovo Palazzo di Giustizia (17,8), il collegamento tra i Forti umbertini (25 milioni).

Solo sogni? Forse, ma in una città che soffre quotidianamente la mancanza di programmazione e progettazione, può servire anche questo a svegliare le coscienze di qualcuno perché ci si alzi le maniche e si inizi a lavorare affinché i sogni, almeno in parte, diventino realtà.

(foto Dino Sturiale)

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