Risanamento, parla Rao: «Necessario ripristinare le regole»

Risanamento, parla Rao: «Necessario ripristinare le regole»

Risanamento, parla Rao: «Necessario ripristinare le regole»

giovedì 14 Maggio 2009 - 15:37

L'assessore di Palazzo Zanca interviene su abusivismo e morosità: «Mi farò promotore della costituzione di una task force. Necessari l'incremento delle risorse umane e il sostegno di magistratura e forze dell'ordine»

Una task force tra assessorati, dipartimenti, Iacp, forze dell’ordine e magistratura. E’ questa la ricetta che l’assessore al Risanamento, Pippo Rao (nella foto), prospetta per risolvere quella che è ormai una piaga sociale per la città di Messina, l’autentico far west che caratterizza gli alloggi popolari. Tra occupazioni abusive e morosità decennali, con la longa manu della malavita spesso presente, il Risanamento è una ragnatela che può imbrigliare chiunque e dalla quale, continuando con l’andazzo mantenuto fino a oggi, è difficile liberarsi.

Ci vuole provare Rao, il quale evidenzia che è necessario «un intervento determinato, che ripristini le regole». Regole il più delle volte calpestate e, quel che è peggio, quasi mai fatte rispettare da chi sarebbe demandato a farlo. Eppure, sottolinea l’assessore, «è questa l’unica tutela per i tanti concittadini bisognosi ed unico strumento per debellare abitudini clientelari e ritardi che sembrano a volte inconcepibili. In ragione di ciò ritengo che si debba procedere, e di questo mi farò promotore con urgenza, alla costituzione di una task force, che veda coinvolti gli assessorati al risanamento, al patrimonio, ai servizi sociali, supportati dai rispettivi dipartimenti, l’Iacp e le sezioni di Polizia municipale, patrimonio immobiliare integrata nelle sue poche unità, e quella del territorio».

«Va da sé – conclude Rao – che un incremento delle risorse umane debba essere previsto anche per il dipartimento risanamento ridotto a poche unità. Il sostegno, al momento opportuno della Magistratura e delle Forze dell’ordine, risulterà insostituibile per cercare di tagliare antiche insopportabili radici ed abitudini». Abitudini che la politica non è mai riuscita a debellare, finendo per rendersi, direttamente o indirettamente, complice di uno scempio a danno della città.

(foto Dino Sturiale)

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