Il vicesindaco Guido Signorino spiega la filosofia seguita in questa fase del Masterplan

Il vicesindaco Guido Signorino spiega la filosofia seguita in questa fase del Masterplan

Il vicesindaco Guido Signorino spiega la filosofia seguita in questa fase del Masterplan

Tag:

sabato 26 Dicembre 2015 - 07:52

Come detto nei giorni scorsi il Comune ha trasmesso i 12 progetti da inserire nella prima fase del Masterplan e che sono stati concordati con i 108 sindaci della Città Metropolitana. Una delegazione a gennaio incontrerà il sottosegretario De Vincenti. Intanto il vicesindaco spiega la filosofia seguita in questa prima fase

Il vicesindaco e assessore con delega alla Città Metropolitana, Guido Signorino, ha inviato un documento al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Claudio De Vincenti, relativo agli interventi per il biennio 2016-2017 a valere sul Masterplan per la città di Messina. Nel testo si legge: “Premessa: La scheda allegata,allega gli interventi proposti dalla Città Metropolitana di Messina per il “patto per lo sviluppo” relativo alla prima fase del “Masterplan per il Sud” (biennio 2016-2017) ed è il risultato di un importante ed efficace processo di condivisione e concertazione svoltosi nel mese di dicembre 2015 a livello territoriale. In linea con quanto definito nella prima riunione con il Governo tenutasi a Palazzo Chigi il 10 dicembre tra il sindaco della città capoluogo, Renato Accorinti, la segreteria tecnica del Sottosegretario De Vincenti e i rappresentanti dei Ministeri e degli enti di supporto, nel brevissimo tempo disponibile i Sindaci dei Comuni che costituiscono la città metropolitana hanno definito un percorso articolato su un duplice orizzonte temporale: 1) Nell’immediato (con lo scopo di attivare le risorse del biannio 2016-2017) censimento e prima valutazione delle opere cantierabili dotate di interesse sovralocale e suscettibili di produrre effetti positivi di sviluppo economico di rilievo metropolitano. Lo scopo di tale ricognizione è l’attivazione e sblocco di risorse già stanziate (interventi “da accelerare”), la realizzazione di progetti rispondenti ai requisiti di immediata cantierabilità o appaltabilità preferibilmente coperti da finanziamento (anche parziale) e in grado di generare “effetto leva” per l’attivazione di risorse pubbliche “dormienti” (perché incomplete) o di risorse private (project financing), non escludendo progetti strategici da finanziare integralmente (interventi “da finanziare”) o infine l’avvio della progettazione di interventi strategici finalizzati all’attivazione del processo di sviluppo di medio-lungo termine su cui sistematizzare l’utilizzo delle risorse per la seconda fase del masterplan (interventi “da progettare”); 2) In un periodo adeguatamente esteso (un semestre), compimento del percorso di pianificazione strategica del territorio già avviato con lo scopo di definire, in una visione di sistema coerente e funzionale, gli indirizzi e gli interventi specifici per la mobilitazione e utilizzo delle risorse relative alla programmazione di medio termine (2018-23). La Città Metropolitana di Messina è caratterizzata dalla presenza di un rilevante numero di comuni (108), da una ampia estensione territoriale (coincidente con quella della ex Provincia di Messina), da una struttura differenziata e policentrica, caratterizzata da una pluralità di vocazioni e specializzazioni di ruolo economico. In estrema sintesi le caratteristiche generali connotanti il territorio metropolitano sono le seguenti: 1) Localizzazione geografica della città metropolitana, in una posizione-chiave per l’assetto strutturale dei trasporti a livello nazionale e Mediterraneo (al vertice del raccordo per i collegamenti stradali e ferroviari tra Sicilia e penisola e al centro delle rotte mediterranee) e con una delle più ampie linee di costa d’Italia, sviluppata su due versanti (jonico e tirrenico); ciò definisce una chiara importanza strategica del territorio nel sistema trasportistico (stradale, ferroviario e marittimo) e logistico nazionale. 2) Fragilità del territorio ed elevato grado di esposizione al rischio idrogeologico, sismico e ambientale. Come evidenziato nella recente crisi idrica patita dalla città di Messina, ciò pone a rischio anche la dotazione infrastrutturale strategica a servizio delle comunità residenti. 3) Sottodotazione infrastrutturale, in relazione agli assetti stradali e ferroviari, ai sistemi di comunicazione interna e alle infrastrutture strategiche di servizio ai cittadini (es.: acquedotti). 4) Capacità di attrazione turistica, facente leva tanto sui tradizionali “poli” di Taormina e Isole Eolie quanto sulla ricchezza naturalistica del territorio e sulla presenza di parchi naturali strutturati (Parco dei Nebrodi) o in formazione (Peloritani). Gli elementi caratterizzanti sopra sintetizzati coincidono con gli assi su cui viene definita dal Governo la programmazione degli interventi per il Masterplan. Articolazione del territorio e processo di condivisione istituzionale del Masterplan. In linea generale, il territorio è articolato in ambiti già aggregati nelle esperienze di precedenti programmazioni strategiche sovracomunali favorevolmente attivate per la mobilitazione dei fondi strutturali. Questi ambiti (che, in linea orientativa, coincidono coi territori dei PIST, con lo scorporo del Comune capoluogo) potranno costituire le “aree omogenee” su cui definire la pianificazione strategica della Città Metropolitana.

Condividendo questa impostazione, i sindaci della Città Metropolitana hanno attivato un sistema di concertazione di livello comprensoriale articolato per le seguenti zone: Nebrodi, Tirreno-Barcellona, Tirreno-Milazzo, Jonio, Messina. Il 24 dicembre è stata trasmessa la scheda con le prime proposte progettuali, su cui avviare l’interlocuzione del territorio con il Governo. I territori hanno anche predisposto interventi definiti in accordo con enti nazionali o regionali (Autorià Portuale, CAS). Non essendo in possesso della relativa progettazione, non è stato possibile valutare eventuali sovrapposizioni con interventi proposti dalla Regione Siciliana; tale verifica potrà essere effettuata in sede di valutazione congiunta con la segreteria tecnica del Sottosegretariato presso Palazzo Chigi. Sintesi dei contenuti degli interventi proposti.

Coerentemente con le caratteristiche del territorio sopra sintetizzate, l’individuazione degli interventi da inserire nella prima biennalità ha privilegiato: 1) progettazioni singole o integrate di livello metropolitano, orientate a determinare effetti positivi di lungo periodo sulle condizioni socioeconomiche, sull’occupzione e sulla qualità della vita dell’intera città metropolitana; 2) progetti con elevato stato di cantierabilità e/o di appaltabilità, al fine di ottenere la massimizzazione degli effetti propulsivi degli interventi sul sistema produttivo locale; 3) progetti finanziati o che richiedessero completamento di finanziamento con lo scopo di attivare effetti-leva per lo sblocco di finanziamenti pubblici già stanziati e/o di cofinanziamenti privati; 4) progetti di ricucitura del territorio con elevato avanzamento di progettazione; 4) supporto, con relativo finanziamento, ad interventi per la programmazione della mobilitazione di risorse per lo sviluppo metropolitano nel medio-lungo termine (2018-2023). Gli interventi sull’asse “Infrastrutture” prevedono: – la realizzazione di un sistema portuale-logistico in località Tremestieri-S. Filippo con la realizzazione di un porto commerciale particolarmente vocato per il trasporto ro-ro e le “autostrade del mare”, e la realizzazione di una piastra logistica dedicata allo stoccaggio e lavorazione dei prodotti, con attivazione della catena del freddo e della catena del caldo. L’infrastruttura è destinata a servire il sistema nazionale per il trasporto merci e passeggeri su gomma, liberando la città di Messina dal grave problema del transito negli assi viari urbani dell’ingente flusso di mezzi pesanti e leggeri in attraversamento sullo Stretto di Messina e, al contempo, offrire al sistema produttivo metropolitano una struttura moderna per la gestione logistica dei prodotti in entrata-uscita dall’intero territorio della città metropolitana, servito anche da binari ferroviari (si vorrebbe anche valutare col Governo la possibilità di trasferire sulla piastra logistica l’attivazione del punto franco istituito nel porto di Messina con legge nazionale nel 1951, ma mai attivato); – la realizzazione di interventi intercomprensoriali per l’adeguamento e potenziamento degli assi viari in funzione dell’efficientamento del sistema viario per le grandi comunicazioni (Adeguamento e Potenziamento dell’asse autostradale jonico-tirrenico) e della ricucitura del sistema territoriale metropolitano (Recupero, potenziamento e messa in sicurezza della rete stradale provinciale Ionico-Tirrenica; questo intervento mira alla realizzazione di una viabilità interna efficiente tramite interventi di efficentamento della rete stradale esistente, evitando nuove progettazioni con elevato impatto ambientale e dilatazione dei tempi di realizzazione); – realizzazione della strada a scorrimento veloce “Patti (A20) – San Piero Patti” (realizzazione del 3° lotto), a Completamento dell'asse viario Patti – S. Piero Patti. Gli interventi sull’asse “Ambiente” prevedono: – la realizzazione di un sistema Integrato per il monitoraggio e la riduzione del carico inquinante finalizzati al miglioramento della qualità dell'aria in zona dichiarata ad elevato rischio ambientale, con la realizzazione di una rete di centraline di monitoraggio e di un polmone verde a margine dell'area della raffineria di Milazzo. L'intervento incide sull'intero comprensorio della Valle del Mela (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale); – La progettazione di un Piano Strategico di salvaguardia ambientale e mitigazione del rischio sismico ed idrogeologico del territorio e delle infrastrutture strategiche. Il piano consiste nella ricognizione e valutazione di adeguatezza del parco progetti della Città Metropolitana, analisi del rischio, rating, piano finanziario e cronoprogramma degli interventi, studi di fattibilità e progettazione appaltabile con particolare riguardo alla rete di distribuzione idrica della città di Messina. L’attività è orientata a programmare interventi importanti e diffusi sull’intero territorio metropolitano, con l’intento di favorire anche la specializzazione del comparto edilizio metropolitano verso tecniche di prevenzione del rischio e con il coinvolgimento del sistema della ricerca (Università, C.N.R., centri pubblici e privati di ricerca tecnologica) per lo sviluppo e l’avanzamento delle relative tecnologie. – Riqualificazione ambientale e mitigazione del rischio idrogeologico mediante opere di ripristino della funzionalità idraulica del torrente Patrì con annessa realizzazione di asse viario a servizio degli abitati di Fondachelli Fantina, Castroreale, Rodì Milici e Terme Vigliatore. L'intervento si propone attraverso un intervento organico di riqualificaizone ambientale e messa in sicurezza della vallata del torrente Patrì di realizzare un arteria di collegamento ionico-tirrenica. Gli interventi sull’asse “Sviluppo Economico” prevedono: – La riqualificazione e rifunzionalizzazione degli uffici e del padiglione di ingresso del quartiere fieristico di Messina. L’Intervento è volto a demolire e ricostruire un importante edificio dell'ex quartiere fieristico per ricavarne spazi destinati alla pubblica fruizione ed al turismo crocieristico oltre che per gli uffici della Autorità Portuale. L'intervento si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione funzionale dell'ex Cittadella Fieristica, esempio del razionalismo degli anni '30, avviato dall'Autorità Portuale di Messina grazie all'impegno di risorse proprie, al fine di realizzare un polo di attrazione turistico/culturale per la promozione delle eccellenze e del prodotto tipico siciliano; potenziabile con interventi immateriali da aggiungere (es.: promozione di "marchi d'area" per le aree omogenee della Città Metropolitana, mediante utilizzo dell'apposito progetto gestito dalla ex provincia regionale di Messina e già finanziato al 100% per un totale di euro 2.400.000; è attivo ricorso avverso il provvedimento regionale di definanziamento). Gli interventi sull’asse “Turismo e cultura” prevedono: – Porticcioli turistici a S. Stefano di Camastra e S. Agata di Militello, I due progetti prevedono: la realizzazione di 749 posti barca suddivisi in dieci classi, infrastrutture di collegamento quali strade e parcheggi, verde attrezzato, edilizia commerciale, residence e club house. (S. Stefano di Camastra) e la realizzazione di uno dei tre porti hub previsto nel Piano della portualità turistica della Regione Siciliana (S. Agata di Militello). Ambedue gli interventi intercettano traversalmente anche l'asse Sviluppo Economico e Produttivo. – La riqualificazione funzionale e strutturale del Basamento del Pilone ex ENEL di Capo Peloro per la realizzaizone di un polo di attrazione turistico/culturale del Pilone di Capo Peloro dell'ex elettrodotto Siculo-Calabro; – Valorizzazione turistica e naturalistica della dorsale nebroidea; l'intervento consta di n. 2 sub-procedimenti volti alla valorizzazione sia ambientale che turistica della dorsale (SENTIERO ITALIA), al fine di sistemare e migliorare gli itinerari turistico–escursionistici per valorizzare il patrimonio naturale esistente ed agevolare la fruibilità ed accessibilità degli habitat naturali ed alla dotazione di servizi turistici adeguati alla valorizzazione del parco mediante un sistema di ospitalità diffusa grazie al recupero di testimoninanze di grande interesse storico artistico quali il palazzo De Spuches sito nel Comune di Galati Mamertino, da adibire a centro museografico polivalente”.

Guido Signorino

16 commenti

  1. Nemmeno mago Merlino potrebbe fare tutto quello che ci hai spiegato .Il ponte potrebbe dare spunto alla nostra economia e fare scendere la grande disoccupazione (non nominate o fate finta che non esiste )che attanaglia Messina.

    0
    0
  2. Nemmeno mago Merlino potrebbe fare tutto quello che ci hai spiegato .Il ponte potrebbe dare spunto alla nostra economia e fare scendere la grande disoccupazione (non nominate o fate finta che non esiste )che attanaglia Messina.

    0
    0
  3. Scusate, capisco il clima natalizio e le necessità di essere” buoni”, ma chi di voi guardando in faccia quest’uomo gli affiderebbe la gestione della propria città? O anche la semplice gestione di una piccola “putìa” di frutta e verdura? Sembra il giovane Andreuccio da Perugia del Boccaccio. Si ha l’impressione che i furbi, navigati e cinici volponi della politica lo prenderanno in giro, assieme al suo valoroso ed “onesto” Sindaco scalzo No Ponte, No Giacca, No cravatta.

    0
    0
  4. Scusate, capisco il clima natalizio e le necessità di essere” buoni”, ma chi di voi guardando in faccia quest’uomo gli affiderebbe la gestione della propria città? O anche la semplice gestione di una piccola “putìa” di frutta e verdura? Sembra il giovane Andreuccio da Perugia del Boccaccio. Si ha l’impressione che i furbi, navigati e cinici volponi della politica lo prenderanno in giro, assieme al suo valoroso ed “onesto” Sindaco scalzo No Ponte, No Giacca, No cravatta.

    0
    0
  5. sig.vice sindaco,stia tranquillo e si mangi questo panettone ,quello del 2016 forse, se con cangia casacca, ciu parta mariedit ad ortoliuzzu-

    0
    0
  6. sig.vice sindaco,stia tranquillo e si mangi questo panettone ,quello del 2016 forse, se con cangia casacca, ciu parta mariedit ad ortoliuzzu-

    0
    0
  7. unmessinesequalunque 26 Dicembre 2015 20:36

    Il ponte,nell’Italia dei giorni nostri,dove il tasso di corruzione è altissimo e per finire un autostrada(vedi sa-re)o un semplice svincolo(vedi annunziata)non bastano 20 anni, o ancora dove cadono le opere dopo una settimana dall’apertura,rischia di essere l’ennesima opera infinita che porterebbe solo devastazione nella nostra città.codesta opera rischierebbe di essere la nuova TAV(in val susa),per non parlare di lavoro,crede che le ditte che ci lavoreranno siano locali???
    Se fossimo in un paese senza mafie e più credibile, dove i tempi delle opere vengono rispettati e fatte a norma,le avrei detto che valeva la pena farlo, ma sappiamo tutti che non è cosi,quindi prima pensiamo a risollevarci e ripulirci poi passiamo alle megaopere. Saluti

    0
    0
  8. unmessinesequalunque 26 Dicembre 2015 20:36

    Il ponte,nell’Italia dei giorni nostri,dove il tasso di corruzione è altissimo e per finire un autostrada(vedi sa-re)o un semplice svincolo(vedi annunziata)non bastano 20 anni, o ancora dove cadono le opere dopo una settimana dall’apertura,rischia di essere l’ennesima opera infinita che porterebbe solo devastazione nella nostra città.codesta opera rischierebbe di essere la nuova TAV(in val susa),per non parlare di lavoro,crede che le ditte che ci lavoreranno siano locali???
    Se fossimo in un paese senza mafie e più credibile, dove i tempi delle opere vengono rispettati e fatte a norma,le avrei detto che valeva la pena farlo, ma sappiamo tutti che non è cosi,quindi prima pensiamo a risollevarci e ripulirci poi passiamo alle megaopere. Saluti

    0
    0
  9. Chi di noi ha più memoria, riscontrerà che i progetti sono triti e ritriti e dimostrano la pessima lungimiranza che questi Politicanti hanno.
    Fiera, traffico gommato, assetti stradali e ferroviari, dissesto idrogeologico, acquedotti e poi ancora porticcioli turistici, argomenti che sentiamo ripetere da sempre, dal tempo dei Borboni.
    Niente che riguarda la riqualificazione delle aree Artiginali e Produttive utile se ci fosse un piano di sviluppo per l’industria innovativa, nulla che concerne la digitalizzazione dei centri urbani. In poche parole “NULLA DI NUOVO” che possa preparare il nostro territorio e i nostri Giovani a nuove speraze, pregustando l’amaro sapore della partenza.

    0
    0
  10. Chi di noi ha più memoria, riscontrerà che i progetti sono triti e ritriti e dimostrano la pessima lungimiranza che questi Politicanti hanno.
    Fiera, traffico gommato, assetti stradali e ferroviari, dissesto idrogeologico, acquedotti e poi ancora porticcioli turistici, argomenti che sentiamo ripetere da sempre, dal tempo dei Borboni.
    Niente che riguarda la riqualificazione delle aree Artiginali e Produttive utile se ci fosse un piano di sviluppo per l’industria innovativa, nulla che concerne la digitalizzazione dei centri urbani. In poche parole “NULLA DI NUOVO” che possa preparare il nostro territorio e i nostri Giovani a nuove speraze, pregustando l’amaro sapore della partenza.

    0
    0
  11. Ma veramente c’è qualcuno che crede che la sistemazione della Cittadella fieristica, l’apertura di un paio di nuovi svincoli di un’autostrada deserta e gli sproloqui su Piastra logistica e catena del freddo e del caldo possano rilanciare l’economia a medio-lungo termine? A cosa serve una piastra logistica se in Sicilia e, in particolare, a Messina, non è previsto che arrivino e partano merci (come chiaramente detto nel Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica dell'”amico” Delrio). Ci nutriamo di parole e i media locali danno fiato a questi sogni ormai patologici. Avevano ragione i Greci: “Gli dei rendono pazzi coloro che vogliono perdere”. Neanche le classifiche nazionali riescono ad aprire gli occhi ai Messinesi.

    0
    0
  12. Ma veramente c’è qualcuno che crede che la sistemazione della Cittadella fieristica, l’apertura di un paio di nuovi svincoli di un’autostrada deserta e gli sproloqui su Piastra logistica e catena del freddo e del caldo possano rilanciare l’economia a medio-lungo termine? A cosa serve una piastra logistica se in Sicilia e, in particolare, a Messina, non è previsto che arrivino e partano merci (come chiaramente detto nel Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica dell'”amico” Delrio). Ci nutriamo di parole e i media locali danno fiato a questi sogni ormai patologici. Avevano ragione i Greci: “Gli dei rendono pazzi coloro che vogliono perdere”. Neanche le classifiche nazionali riescono ad aprire gli occhi ai Messinesi.

    0
    0
  13. Guido SIGNORINO, un messinese scelto da RENATO sindaco, il professore è preparatissimo, serio e leale, concittadino di cui andare orgogliosi, qualità riconosciute da tutti, soprattutto, lontano dai microfoni, dagli schieramenti politici presenti e non presenti in Consiglio Comunale. CREDETEMI. Il PONTE sullo Stretto è una iattura, una disgrazia, il peggiore dei terremoti tra quelli che devastarono Messina, peggio della peste, lavoro solo per paninari, prostitute, mentre le maestranze qualificate sarebbero di oltre lo Stretto, mentre per cinque o sei anni il movimento terra sarebbe in mano alla ndrangheta calabrese. E’ QUESTO CHE VOLETE? Una città zalla.

    0
    0
  14. Guido SIGNORINO, un messinese scelto da RENATO sindaco, il professore è preparatissimo, serio e leale, concittadino di cui andare orgogliosi, qualità riconosciute da tutti, soprattutto, lontano dai microfoni, dagli schieramenti politici presenti e non presenti in Consiglio Comunale. CREDETEMI. Il PONTE sullo Stretto è una iattura, una disgrazia, il peggiore dei terremoti tra quelli che devastarono Messina, peggio della peste, lavoro solo per paninari, prostitute, mentre le maestranze qualificate sarebbero di oltre lo Stretto, mentre per cinque o sei anni il movimento terra sarebbe in mano alla ndrangheta calabrese. E’ QUESTO CHE VOLETE? Una città zalla.

    0
    0
  15. Vedo che altri la pensano come me, vedi mio commento nella pagina, ora le risposte sono di due tipo e cioè:
    CLASSE POLITICA INNEFICIENTE, nessuna visione prospettica di sviluppo, miopia programmatica, mancanza o poca volontà di cambiamento.
    STRATEGIA INCOMPRESA, voglio fare diventare Messina una grande città pensionato, dove chi resta è vecchio e non ha una visione lunga di futuro.
    In entrambi i casi, CLASSE POLITICA DA VERGOGNA E INUTILE, non lo penso io ma i risultati della Città di Messina parlano chiaro, i motivi possono essere tanti ma i risultati sono lo specchio dello spessore dei fatti.

    0
    0
  16. Vedo che altri la pensano come me, vedi mio commento nella pagina, ora le risposte sono di due tipo e cioè:
    CLASSE POLITICA INNEFICIENTE, nessuna visione prospettica di sviluppo, miopia programmatica, mancanza o poca volontà di cambiamento.
    STRATEGIA INCOMPRESA, voglio fare diventare Messina una grande città pensionato, dove chi resta è vecchio e non ha una visione lunga di futuro.
    In entrambi i casi, CLASSE POLITICA DA VERGOGNA E INUTILE, non lo penso io ma i risultati della Città di Messina parlano chiaro, i motivi possono essere tanti ma i risultati sono lo specchio dello spessore dei fatti.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007