S. Teresa. Lavoratori nel "limbo" per un mese e mezzo, intervento della Cisl sui pagamenti

S. Teresa. Lavoratori nel “limbo” per un mese e mezzo, intervento della Cisl sui pagamenti

S. Teresa. Lavoratori nel “limbo” per un mese e mezzo, intervento della Cisl sui pagamenti

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venerdì 17 Marzo 2017 - 17:22

Conclusa l'Odissea con l'assunzione da parte della Srr, resta il pantano della burocrazia: da sciogliere il nodo del pagamento delle spettanze di febbraio

Risolta la vicenda legata al passaggio alla Srr dei 15 dipendenti Ato4 legati al Aro di Santa Teresa di Riva, resta in piedi però la vertenza legata alle retribuzioni del mese di febbraio 2017 nel quale i Lavoratori, per pure beghe amministrative e burocratiche dovute ad un rimpallo di responsabilità tra Srr, Ato4, Comune di Santa Teresa e gestore del servizio, sono rimasti a disosizione dell'Ato me 4 presso il centro di raccolta di Furci Siculo pur senza essere utilizzati da questi ultimi in maniera operativa.

"Come Cisl – spiega Valerio Bernava, responsabil zonale Ust Cisl messina Jonica – riteniamo che la già grave discriminazione perpetrata dall'Ato me 4 durante il mese in cui i lavoratori sono stati a disposizione non possa continuare a gravare sui lavoratori anche dal punto di vista retributivo. E’ a nostro avviso gravissimo il fatto che ad oggi siano stati predisposti i pagamenti di tutti i dipendenti dell’Ato4 tranne i 15 di Santa Teresa, nonostante le ripetute richieste di incontro che la Fit Cisl ha inoltrato per chiarire la situazione e che fino ad oggi non hanno trovato alcuna risposta. Non è possibile fare discriminazioni tra lavoratori della stessa azienda senza che tra essi ci sia una formale differenza, perché ci teniamo a ricordarlo che alla scadenza del comando con la ditta Onofaro giorno 1 febbraio i lavoratori sono tornati in capo all’ato 4 conservando lo status, tutti i diritti e le posizioni che occupavano prima del comando che è per definizione un istituto temporaneo nel quale un lavoratore di una ditta viene utilizzato da un’altra fino a scadenza del contratto senza che questa situazione comprometta in alcun modo lo status del lavoratore all’interno dell’azienda comandante.

I Lavoratori – aggiunge Bernava – non possono quindi essere la vittima sacrificale di un sistema che gioca con un rimpallo di responsabilità e di inefficienze amministrative, pertanto a nostro avviso deve essere immediatamente garantita la retribuzione ai lavoratori da parte dell’Ato me4 in quanto datori di lavoro, per poi demandare ad un secondo momento l’eventuale ricerca di responsabilità in merito alla situazione venutasi a creare nel mese di febbraio. I lavoratori che vivono di quello stipendio non possono aspettare i tempi di una palude burocratica della quale non sono responsabili. Come sindacato – conclude Bernaca – siamo pronti ad avviare un confronto immediato per risolvere la questione in tempi brevissimi, ed in caso contrario siamo e resteremo al fianco dei lavoratori che hanno pieno diritto al loro salario al pari degli altri colleghi dell’ ato4".

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