Sanità, 21 maggio tutti in piazza a ROMA

Sanità, 21 maggio tutti in piazza a ROMA

elisabetta marciano

Sanità, 21 maggio tutti in piazza a ROMA

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martedì 18 Maggio 2021 - 08:00

Il 21 maggio prossimo si terrà a Roma il G20 dedicato al tema della salute, in questa data USB ha indetto una giornata di sciopero.

Per la Sanità ad oltre un anno dall’inizio della crisi pandemica poco è cambiato. Si apre, poi, una settimana all’insegna della netta opposizione alle politiche di questo governo, che sta proseguendo nel generare una crisi economica e sociale. Tantissime persone che perdono il lavoro, risucchiati nel vortice della povertà, situazione drammatica in Calabria dove la disoccupazione e lo stato di indigenza era già a livelli di guardia.

La sanità calabrese

Il sistema sanitario pubblico, smantellato a suon di privatizzazioni e tagli lacrime e sangue, continua ad essere, perciò, in sofferenza e a reggersi sul lavoro estenuante degli operatori sanitari. La medicina ordinaria, inoltre, i ricoveri, le cure sono diventati baluardi da raggiungere con fatica. Lavoratori e lavoratrici che stanno pagando sulla propria pelle scelte politiche miopi e criminali adottate dai governi degli ultimi decenni. In Calabria la situazione è acuita dal totale disinteresse del Governo nazionale, nonostante la drammaticità delle problematiche che come USB denunciamo da sempre e che stanno producendo precarietà, morte ed emigrazione sanitaria. Il 21 maggio prossimo si terrà a Roma il G20 dedicato al tema della salute, in questa data USB ha indetto una giornata di sciopero.

Soluzioni per la crisi

Per risolvere gran parte della crisi nel comparto Sanità pretendiamo un rinnovo contrattuale che sia finalmente adeguato sotto il profilo degli aumenti retributivi. L’eliminazione di tutte le forme di precariato e la stabilizzazione del personale. La reinternalizzazione dei servizi e quella dei lavoratori e delle lavoratrici in appalto, attraverso l’assunzione stabile alle dipendenze delle strutture pubbliche. Ribadiamo, inoltre, l’assoluta urgenza di procedere all’assunzione di personale sanitario; una nuova riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese, ridotta ormai all’osso, quindi alla riapertura dei 18 presidi sanitari chiusi negli ultimi undici anni di commissariamento. I calabresi e le calabresi non possono, perciò, più sopportare la negazione del diritto alla salute. In questo contesto le istituzioni, nazionali e locali, stanno dimostrando tutta la loro incapacità e ottusità continuando a giocare allo scarica barile delle responsabilità.

Appello ai lavoratori

Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici del comparto sanità ad aderire, quindi, alla giornata di sciopero del 21 maggio. Giorno 22/05 le delegazioni calabresi saranno a Roma, per la manifestazione nazionale contro la politica del governo Draghi che ne è manifestazione, per i vaccini e la sanità pubblica, per la giustizia sociale e il diritto di tutti a  vivere decorosamente con posti di lavoro  dignitosi.

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