Messina, alzati e cammina: la Consulta delle aggregazioni laicale e l’Ufficio Migrantes “parlano” alla città

Messina, alzati e cammina: la Consulta delle aggregazioni laicale e l’Ufficio Migrantes “parlano” alla città

Messina, alzati e cammina: la Consulta delle aggregazioni laicale e l’Ufficio Migrantes “parlano” alla città

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venerdì 25 Maggio 2012 - 08:04

In occasione della Veglia di Pentecoste i due organismi ecclesiali lanciano un messaggio ai rappresentanti politici messinesi: “Gran parte della politica locale continua a vedere nell'elettorato un serbatoio di voti personali anziché un serbatoio di risorse morali e intellettuali vive per la città”

E’ forte il messaggio lanciato quest’anno dalla Consulta delle Aggregazioni Laicali e l’Ufficio Diocesano Migrantes in occasione della vigilia di Pentecoste, il cui slogan sarà “Soffierà il vento forte della vita”. Il titolo della lettera realizzata dai rappresentanti dell’organismo ecclesiale, è un’esortazione che si rivolge all’intera città “Messina, alzati e cammina”. Nel testo si fa riferimento alla recente aggressione subita dall’egiziano Alì, alla crisi economica che avvilisce centinaia di famiglie, all’attenzione che, ora più che mai deve essere rivolta al sociale. Il documento fa riferimento anche alle responsabilità sociali e politiche: “Benedetto XVI – si legge nella lettera – ha sottolineato che il compito immediato di agire in ambito politico per costruire un giusto ordine nella società non è della Chiesa come tale, ma dei fedeli laici, che operano come cittadini sotto propria responsabilità”.

Un monito che viene rivolto anche agli amministratori messinesi: “Occasioni di crescita socioeconomica ce ne sarebbero anche a Messina se si sapessero cogliere e attivare, ad esempio, solo alcune delle tante opportunità che i fondi comunitari offrono da tempo. Purtroppo gran parte della politica locale continua a vedere nell’elettorato un serbatoio di voti personali anziché un serbatoio di risorse morali e intellettuali vive per la città. Una rinascita messinese è ancora possibile a partire dai cittadini senza illudersi però che la società civile sia tutta buona e sana. Sappiamo bene, infatti, che i rapporti clientelari in questi anni non solo non si sono indeboliti, ma si sono talvolta intrecciati con i poteri criminali e mafiosi. Come cattolici messinesi avvertiamo l’urgenza di sviluppare una democrazia partecipata che sappia valorizzare le tante presenze positive, singole e associate, che nella nostra città esistono ma sono spesso disperse. Condividere obiettivi e regole comuni, aiutare le molteplici esperienze a diventare realtà organizzate, in una parola fare rete, vogliamo contribuire così, dal basso, alla rinascita messinese”

La Veglia di Pentecoste, si articolerà in quattro momenti, che richiamano le caratteristiche della prima comunità cristiana (icona scelta per la Veglia).
Il primo momento, l’ “Oratio”, sarà vissuto in tre chiese diverse. Dalle ore 17.00 alle ore 19.00, in comunione con tutta la diocesi, l’Adorazione Eucaristica caratterizzerà questo primo momento e sarà animata dalle comunità provenienti dai diversi vicariati. La chiesa “S. Elia” sarà luogo di raduno per il Vicariato di Messina Centro e i Vicariati della provincia; la chiesa “S. Orsola (Ancelle Riparatrici, v. le Giostra) per i Vicariati di Messina Nord e Faro; la parrocchia “S. Nicolò di Bari”- Pistunina, per i Vicariati di Messina Sud e Galati. Alle 20.45 ci si ritroverà nella parrocchia “S. Maria di Gesù” – Provinciale, per concludere il primo momento con una danza, che accompagnerà le sette lampade, provenienti dalle tre chiese nelle quali si è svolta l’Adorazione.

3 commenti

  1. L’assenza di commenti si commenta da sè!
    I cosiddetti “cattolici” in politica non sembrano essere credibili! Oppure ai cittadini messinesi, costretti da più urgenti problemi, la veglia di Pentecoste proprio non interessa! Parlare di “rinascita messinese” è certamente una bella cosa, di democrazia partecipata anche, ma nessuno illustra quali saranno i mezzi perchè la “rinascita” e la “democrazia partecipata” possa avere realizzazione!
    Sì è talmente sfiduciati che persino coloro i quali addossano alla politica clientelare (forse che i cattolici non vi hanno contribuito?) o alla organizzazioni mafiose (dimenticano però il potere della massoneria!) non sanno cosa proporre se non la speranza di una presa di coscienza della situazione, dell’etica della responsabilità, della morale e della legalità.

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  2. E sarebbe già un grosso risultato!
    Ma poi si finirà con il rivedere nei palazzi che contano le stesse facce e, ahimè, anche gli stessi sodali di contorno!
    Anche l’aria che respiriamo è stata corrotta!

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  3. Caro POETA,le genti di Messina sono disorientate,impaurite da un futuro di cui non sanno nulla,intimorite da un presente incerto,hanno perso la fiducia nella politica,quella sui politici da anni non c’è più.Se si votasse domani metà dei messinesi non si presenterebbe al seggio,e non ci sarà parente,amico,collega,conoscente,che potrà convicerli,anzi prevedo che si romperanno rapporti anche parentali.Se decidessero di votare metterebbero un segno sulle 5 STELLE di Grillo,senza conoscere candidati e programmi,per il solo fatto che il comico genovese da vent’anni è spietato contro tutti loro,nessuno escluso.La confusione aumenta per il fiorire,o forse appassire,di una mobilitazione all’esterno e all’interno dei partiti,dove tutti hanno una ricetta sicura, come se una città fosse una cucina e i messinesi qualcosa da cucinare.RESET parla di PIATTAFORMA PROGRAMMATICA COMUNE,chiamando allo stesso tavolo vittime e carnefici.Il PARTITO DEMOCRATICO,impegnato in tanti forum,pronto a sedersi in tutti i tavoli,parla di CONFERENZA PROGRAMMATICA PER LA CITTA’.I giovani del POPOLO DELLA LIBERTA’ invocano il RICAMBIO GENERAZIONALE,lo fanno con una durezza inusitata contro gerontocrati come Nania,ma non si sognano di dire cosa faranno.I MIGRANTES con il loro ” Messina,alzati e cammina” pensano di essere innocenti,sono sempre gli altri i colpevoli da perdonare sempre,quelli che hanno ridotto Messina in questa cosa che non è più una città.Meno male che ci sono messinesi concreti,come il capo del genio civile Gaetano SCIACCA,con la sua proposta di micro progetti,che attua concretamente nel suo lavoro,potrebbe salvarci da questa valanga di buoni propositi.SCIACCA SINDACO.

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