A rischio chiusura la piscina “Cappuccini”. Il Comune agisce in giudizio contro l’ASD Waterpolo Messina

A rischio chiusura la piscina “Cappuccini”. Il Comune agisce in giudizio contro l’ASD Waterpolo Messina

Danila La Torre

A rischio chiusura la piscina “Cappuccini”. Il Comune agisce in giudizio contro l’ASD Waterpolo Messina

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sabato 05 Aprile 2014 - 07:15

La società sportiva non ha rispettato gli obblighi contrattuali, nonostante i vari solleciti partiti da Palazzo Zanca. L’amministrazione Accorinti si rivolge al Tribunale e affida l’incarico legale all’avvocato Nino Parisi

La piscina comunale “Cappuccini” rischia di chiudere i battenti. Il motivo è presto spiegato: l’ASD Waterpolo Messina – che nel 2012 si è aggiudicata, e non senza polemiche (vedi correlati), la gara per l’affidamento in concessione dei servizi relativi al funzionamento della struttura – non ha rispettato gli obblighi contrattuali. I solleciti da parte del Comune sono caduti nel vuoto e così da Palazzo Zanca è partita un’azione giudiziaria per la risoluzione contrattuale, il recupero delle somme dovute ed anche per il risarcimento danni. Nella seduta di giunta del 27 marzo scorso, l’amministrazione Accorinti ha, infatti, esitato il provvedimento con cui ha dato via libera all’iter giudiziario, affidando l’incarico all’avvocato di fiducia del Comune, Nino Parisi.

Nelle premesse dell’atto, la vicenda viene così brevemente riassunta: l’ASD Waterpolo Messina, società di pallanuoto femminile che milita in A1, «ha ottenuto l’aggiudicazione della gara grazie alla presentazione di un progetto per la realizzazione di un impianto di cogenerazione di energia finalizzato al risparmio energetico che avrebbe dovuto essere portato a termine entro un anno dell’aggiudicazione della gara (avvenuta il 4 ottobre 2012). In forza dell’impegno contrattuale per la realizzazione del progetto di cui sopra, l’associazione sportiva è obbligata al pagamento del canone mensile di 2mila euro e del 5% dei costi sostenuti dall’ente per le utenze».

Il problema sta nel fatto che «l’ASD Waterpolo Messina non ha provveduto al pagamento delle somme dovute». L’amministrazione comunale, invece, deve far fronte a tutte le spese a suo carico e si accolla mensilmente «un costo ingente per il pagamento del 95% delle utenze ed altri oneri, ai quali non può sopperire in mancanza di regolare pagamento dei canoni, del 5% delle utenze e della realizzazione del progetto di cogenerazione ai quali l’ASD Waterpolo Messina è contrattualmente obbligata».

In una nota interna del 14 marzo, firmata dal dirigente all’Avvocatura, Calogero Ferlisi, e dal responsabile del procedimento, Grazia Ruggeri, viene fatto presente che «dopo un breve periodo di regolare pagamento l’Associazione ha cominciato a sostenere la necessità di interventi di manutenzione straordinaria per i quali ha manifestato la volontà di intervenire con spese a proprio carico da computare quali crediti utili per l’estinzione del debito, sospendendo, nel frattempo, il pagamento di tutte le somme dovute a questo Ente ed accumulando ad oggi un debito che supera i 45mila euro».

Ferlisi spiega, inoltre, che il dirigente allo Sport, Salvatore De Francesco, ha tentato in ogni modo di risolvere la questione pacificamente, «facendo il possibile per evitare il contenzioso, cosciente dell’importanza di mantenere il servizio alla cittadinanza». A pagare il prezzo più grande saranno infatti gli utenti, i frequentatori della piscina Cappuccini, che tra l’altro contribuiscono -con le rette mensili- a coprire parte delle spese di gestione: uomini, donne, bambini, mamme, persone con disabilità, che per necessità o semplice desiderio di fare attività fisica si erano iscritti nell’unico impianto natatorio comunale della zona nord. L’altro si trova sul viale S. Martino (Piscina Comunale “Graziella Campagna”), che però ha caratteristiche ben diverse, essendo sprovvisto della vasca olimpionica. La struttura che sorge sul torrente Trapani è dotata di una piscina al coperto di 33 metri , di una all’esterno di 50 metri, dove si allenano quotidianamente le atlete e gli atleti di pallanuoto, e di una piscina tuffi, che nel periodo estivo viene utilizzata per i corsi di acquafitness. Nelle scorse settimane, la Questura di Messina aveva già interdetto al pubblico l’accesso alle tribunette dell’impianto natatorio, per mancanza dei requisiti di agibilità richiesti dalla legge: da un po’ di tempo, infatti, le partite di pallanuoto si svolgono senza la presenza del pubblico (vedi correlato).

Adesso la vicenda rischia di complicarsi ulteriormente, perché la rescissione del contratto con l’ASD Waterpolo Messina porterebbe inevitabilmente alla chiusura totale della Piscina “Cappuccini”, almeno in attesa di un nuovo affidamento. In questo momento, infatti, il Comune non è in grado di mantenere la costosissima struttura. Con buona pace di tutti gli sportivi, quelli di “professione” e quelli che semplicemente si dilettano a praticare le discipline acquatiche.

Danila La Torre

3 commenti

  1. MA DAI LO SANNO TUTTI CHI CE DIETRO L.ASD WARTEPOL MOLTI VICINI AD EX AMMINISTRATORI ED ORA CHE CHE CAMBIO POLITICO ESCONO FUORI MA DAI IL VERO GIORNALISTA DEVE TROVARE LE NOTIZIE IN PARTICOLARE CHI VIVE GIORNALMENTE AL PALAZZO MA CE………ED ANCORA SIAMO INIZIO

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  2. I privati che negli anni hanno gestito le due piscine Cappuccini hanno sempre fatto i loro comodi, il Comune che è il proprietario dell’impianto, non faceva mai controlli.
    Chissà come mai….
    Credo fosse la piscina pubblica più cara d’Italia, anni fa chiedevano per un singolo ingresso per il nuoto ben otto euro(+ 15€ di iscrizione…)

    Nonostante questi prezzi l’ambiente era sempre lurido, docce antigieniche, attrezzature cadenti. Sull’aspetto fiscale e la contabilità, meglio lasciar stare…

    Il posto circondato dal verde è comunque meraviglioso,un peccato lasciare gestire impianti pubblici in questo modo. Benvenuta un po’ di pulizia, in tutti i sensi.

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  3. IH-870 I-ITGI 5 Aprile 2014 15:40

    Devo dare atto dell’accuratezza e professionalità mostrate dal settore tecnico nella preparazione alle gare, testimoniati dai recenti risultati ottenuti. Ma sarebbe per me motivo di grande dolore se questa bella realtà dovesse chiudere e negare al mondo giovanile messinese un’occasione per vivere in vasca, sulla propria pelle, questa bellissima (e fortemente formante il carattere) esperienza acquatica. Veramente deliziosa è stata, ad esempio la manifestazione di nuoto sincronizzato, svoltasi durante la bella stagione scorsa. Termino pertanto con un appello sia al Comune che alla Società : col muro contro muro non si arriva a nulla. Cercate di mettervi attorno ad un tavolo ; parlatene, discutetene assieme con la necessaria pazienza ed il giusto spirito costruttivo. Insomma, vedete di agire nell’interesse della collettività messinese che usufruisce di questi impianti per poter godere e far godere (i propri cari) di qualche ora di sano sport. Cosa volete, che ci si riduca a passeggiare sul Viale San Martino ?

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