Teatro Mandanici, ecco alcuni possibili appuntamenti del 2020

Teatro Mandanici, ecco alcuni possibili appuntamenti del 2020

Redazione

Teatro Mandanici, ecco alcuni possibili appuntamenti del 2020

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domenica 23 Giugno 2019 - 07:57

“Circa trenta associazioni, compagnie e produzioni, non solo locali né solo regionali, hanno presentato un totale di quasi cinquanta proposte per la nuova Stagione del ‘Mandanici’, a riprova dell’importanza ormai conquistata dal Teatro di Barcellona Pozzo di Gotto nel panorama dell’offerta pubblica di eventi culturali”: il sindaco Roberto Materia ha avviato così l’incontro con la stampa e la cittadinanza dedicato ai festeggiamenti per il cast del laboratorio multidisciplinare diretto da Sasà Neri e che si è concluso con “D’Artagnan e i Tre Moschettieri” e che ha dato l’occasione di fornire alcune anticipazioni sulla nuova stagione.

A candidarsi per il nuovo cartellone molta prosa, ma anche cabaret, musica classica, lirica e operette. “Per l’Ufficio Teatro c’è dunque – ha sottolineato il primo cittadino – l’imbarazzo della scelta. A guidare la selezione sono alcuni principi cardine: tenere la spesa sotto pieno controllo e, allo stesso tempo, far arrivare sul palco generi teatrali e di intrattenimento diversi tra loro e anche, quando possibile, da quanto già presentato nelle scorse stagioni, così da accontentare il gusto di pubblici differenti e da conquistare nuovo pubblico. L’Ufficio teatro, si è mosso in tempo per opzionare alcuni spettacoli importanti e progettare una nuova grande stagione teatrale, sempre in sinergia con i privati che integrano il cartellone con alcune proposte molto interessanti”.

Il nuovo cartellone

“L’idea del cartellone 2019/2020 – ha spiegato il segretario generale Lucio Cataniaè quella di un esordio a ottobre con uno spettacolo di cabaret con uno dei comici più noti del panorama nazionale. Il 29 novembre, come promesso, sarà sicuramente di scena ‘La tempesta’ di W. Shakespeare per la regia di Roberto Andò con Renato Carpentieri (Prospero), Giulia Andò (Miranda), Filippo Luna (Ariel), Vincenzo Pirrotta (Calibano), Paolo Briguglia (Ferdinando), Fabrizio Falco (Gonzalo, Iris), Paride Benassai (Trinculo Antonio), Gaetano Bruno (Stefano, Alonzo). I biglietti per questo spettacolo sono già in vendita. Per il 21 dicembre è stato opzionato ‘Love letters’, una storia d’amore che attraversa quarant’anni, dai banchi di scuola all’età matura, con Raul Bova e Rocio Munoz Morales per la regia di Veruska Rossi. Il 26 dicembre torna il ‘Gran concerto di fine anno’ della Banda Placido Mandanici, una tradizione che si rinnova, occasione di musica, incontro e festa. E il nuovo anno si aprirà con i virtuosi del Balletto di San Pietroburgo: il 19 gennaio 2019 al ‘Mandanici’ sarà di scena ‘Il lago dei cigni’, probabilmente il balletto più famoso al mondo, presentato da un corpo di ballo tra i più sofisticati e richiesti. Il 13 febbraio sul palco due grandi amici del Teatro Mandanici: Tullio Solenghi e Massimo Lopez, attori, showman, imitatori, artisti poliedrici e versatili che si esibiranno in uno show in grado di ripetere il successo di quel trio che li ha resi famosi e che vedeva al loro fianco l’indimenticabile Anna Marchesini”.

È molto probabile che il 12 marzo l’appuntamento sarà con “A che servono gli uomini?”, una commedia di Iaia Fiastri con musiche di Giorgio Gaber e la regia di Lina Wertmüller, con Nancy Brilli. “A dispetto del titolo – spiega la regista, che sarà presto insignita del premio Oscar alla carriera – questa non è una commedia femminista. Adattata dalla pièce scritta negli anni ’80 da Iaia Fiastri, A che servono gli uomini? è più attuale che mai, toccando un tema caro a molte donne sole: il desiderio di avere un figlio. Con leggerezza, ironia, equivoci e tante risate, la commedia racconta l’avventura di una donna determinata, che ritiene di poter vivere felicemente sola e che decide, prima che sia troppo tardi, di mettere al mondo un figlio, sfruttando le possibilità della fecondazione artificiale. Ma è proprio la gravidanza a metterla di fronte alla sua solitudine e a mettere in discussione la sua visione del mondo”.

E se per il mese di aprile più titoli sono ancora alla valutazione della commissione, a maggio concluderà la stagione lo spettacolo del nuovo laboratorio multidisciplinare ancora una volta dedicato ai talenti del territorio.

“Teatro in famiglia”

“Per questa amministrazione – ha ricordato Materia in conferenza – è fondamentale coinvolgere bambini e ragazzi, far loro conoscere la magia del teatro, che è il contrario della realtà virtuale cui sono abituati e che li riporta alla condivisione di esperienze reali, fatte di imprevisti, coraggio, dedizione e capacità di fare squadra”.

Un’attenzione che nella Stagione 2019/2020 si realizza anche grazie al cartellone ad hoc “Teatro in famiglia”, dedicato soprattutto ai bambini e agli spettatori più giovani. “Ricominciamo da dove abbiamo lasciato”, ha detto il segretario generale Lucio Catania nel presentare l’iniziativa. Il primo dei quattro spettacoli finora selezionati per questo secondo cartellone ad hoc è, infatti, “D’artagnan e i Tre Moschettieri” di Sasà Neri, che dopo il successo dello scorso maggio, il Teatro “Placido Mandanici” ripropone in matinée per le scuole a ottobre. Lo spettacolo sarà riproposto anche a Messina e al carcere circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. “Teatro in famiglia” proseguirà poi con appuntamenti di domenica pomeriggio, con inizio alle ore 18. Il progetto, in via di definizione, prevede il 10 novembre “Il Mago di Oz nel Paese delle Meraviglie” del mimo e illusionista Oscar Strizzi che ha lavorato, tra l’altro, per il circo più spettacolare e famoso del mondo, Le Cirque Du Soleil, e poi, a febbraio, potrebbe essere la volta di “Giufà, un viaggio per conoscere, per capire, per crescere”, una favola rappresentata dal Centro Studi Artistici, per la regia di Carmelo R. Cannavò; per completare il percorso, a marzo o aprile, con uno spettacolo dedicato ai piccoli che potrebbe essere “La gazza ladra”, che tra filastrocche, suoni, ombre, quadri, oggetti, magie si ispira all’opera di Luzzati ed alle musiche di Gioacchino Rossini (testo di Francesco Niccolini, regia di Emanuele Gamba, con Katarina Janoskova e Paolo Valli, voci recitanti Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, elaborazioni musicali Mario Autore e realizzazione scene Elio Sanzogni).

Gli attestati di merito

Un’attenzione per i giovani, infine, che è stata alla base della cerimonia di consegna degli attestati ai protagonisti di “D’Artagnan e i Tre Moschettieri”, esito del laboratorio multidisciplinare diretto da Sasà Neri, un’esperienza bellissima – ha ricordato il regista – “che mi ha arricchito sotto il profilo umano e artistico e che è stato un onore per me realizzare”. Attestati di merito dunque agli allievi del laboratorio Domenico Imbesi, Salvatore Cilona, Alberto Liga, Gaston Lucarelli, Mahamadou Traore, Aurora Pettineo, Gina Cattafi, Alessandra Maimone, Chiara Salamone, Roberta Macrì, Barbara Scorza, Andrea Rappazzo, Dario Stroscio, Martina Genovese, Nino Genovese, Simona Arnao, Allegra Camuti, Vera Trovato, Carolina Bucalo, Viviana Romano, Marta Sottile, Francesco Bisignani e Francesco Maniscalco. “Artisti, che – ha concluso il sindaco – hanno dimostrato non solo grande talento ma anche dedizione e capacità di mettersi in gioco e di fare squadra, sotto la vigile guida di Sasà Neri che ringraziamo per l’impegno in uno con tutti i coach, i professionisti e i tecnici che hanno lavorato con lui”.

Non per caso, la Città di Barcellona Pozzo di Gotto ha consegnato speciali attestati sia alla Banda Musicale Placido Mandanici, diretta dal maestro Bartolo Stimolo, alla quale Neri ha dedicato uno speciale ringraziamento e che è stata guest star in “D’Artagnan”, sia alle figure messe in campo dalla Luna Obliqua di Neri: Giulio Decembrini, direttore musicale dello spettacolo ma anche al pianoforte in scena, Chiara Caravella, vocal coach, Alice Ingegneri e Alessandra Borgosano, alle coreografie e assistenza regia, Davide Colnaghi e Margherita Frisone, i due coach di dizione e fonetica, Simone Lo Presti, sound designer, Davide Caputo, Francesco Gerbino e Giuseppe Scopelliti, performer in scena, Riccardo Ingegneri, basso e chitarra in scena, Andrea Trovato, batteria in scena, Leonardo Mercadante, autore del copione (“un vero e proprio fiore all’occhiello per Barcellona”, come ha detto Neri), Titti Galasso e Giulia Alesci, per costumi e oggetti di scena, Antonella e Lillo Cutugno, maestri di scherma, Dino Costa, videomaker e fotografo.

Infine, per dire il “grazie” di Barcellona Pozzo di Gotto e del regista, tre attestati sono stati preparati e saranno inviati ai tre esperti che hanno realizzato le master class, il vocal trainer Fabio Lazzara, e gli attori e cantanti Daniela Terreri ed Egidio La Gioia.

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