Vertenza "Il Detective", rientra la protesta della guardia giurata arrampicatasi su un albero. La mobilitazione va avanti

Vertenza “Il Detective”, rientra la protesta della guardia giurata arrampicatasi su un albero. La mobilitazione va avanti

Vertenza “Il Detective”, rientra la protesta della guardia giurata arrampicatasi su un albero. La mobilitazione va avanti

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lunedì 10 Ottobre 2011 - 11:23

Quaranta guardie giurate chiedono il pagamento degli stipendi arretrati, che non arrivano dal mese di giugno

Cresce la tensione tra le guardie giurate coinvolte nella vertenza dell’azienda “ Il Detective”.
I lavoratori, a secco di stipendi dallo scorso mese di giugno, hanno protestato per tutta la mattinata all’ingresso degli uffici aziendali di Garibaldi ed uno di loro, Vincenzo Cordaro, si era addirittura arrampicato su un albero (come testimoniato dalla foto), minacciando di gettarsi di sotto e scendendo solo intorno alle 14. Sul posto erano, comunque, presenti le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco per evitare che potesse accadere il peggio.
Tornado alla vertenza, l’Or.S.A, fa sapere che proprio oggi è scaduto l’ultimatum per il pagamento delle spettanze arretrate dovute a circa 40 guardie armate.
«Di fronte all’ennesimo tentativo aziendale di rinviare, con scuse insostenibili, l’erogazione degli stipendi – si legge in un comunicato del sindacato – si è concretizzata la reazione dei lavoratori ormai stanchi di promesse e illusioni.
Siamo alle solite, le aziende messinesi ormai hanno dimenticato cosa sia il rischio d’impresa, vivacchiano con appalti sparsi qua e là e non possedendo un adeguato capitale aziendale al primo ritardo di pagamento da parte del committente non riescono ad anticipare le somme per gli stipendi e per i versamenti contributivi. Fare impresa il queste condizioni, senza rischiare nulla e senza investire capitale per l’incremento della produzione, sarebbe semplice per tutti ma non è possibile che siano sempre i lavoratori a pagare».
«La misura è colma, le famiglie dei lavoratori sono allo stremo e nessuna delle Istituzioni coinvolte è riuscita a districare questa complicata matassa, ricordiamo – continua l’Orsa – che si tratta di lavoratori armati su cui la Prefettura di Messina ha diretta responsabilità».
L’OrS.A annuncia , infine, che resterà «mobilitata a sostegno dei lavoratori e non farà mancare la propria voce nelle sedi opportune, saranno posti in essere tutti gli strumenti di lotta per evitare che, l’incapacità imprenditoriale ricada, ancora una volta, sui dipendenti». (DLT)

(FOTO STURIALE)

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