Il Messina rompe il silenzio. Gugliotta: “Ora la società è ancora più forte di prima”

Il Messina rompe il silenzio. Gugliotta: “Ora la società è ancora più forte di prima”

Marco Ipsale

Il Messina rompe il silenzio. Gugliotta: “Ora la società è ancora più forte di prima”

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giovedì 03 Marzo 2016 - 13:15

Il vicepresidente racconta del chiarimento in seno alla società. Le dimissioni di Manfredi, Argurio e altri componenti sono state ritirate. Poi dà la massima fiducia all’allenatore Raffaele Di Napoli, che invece analizza la sconfitta interna contro l’Andria e invita l’ambiente alla compattezza in vista dell’importante trasferta di Rieti

Dieci giorni di silenzio stampa, voci mai ufficialmente confermate sulla richiesta di dimissioni da parte dei direttori Argurio e Manfredi e di altre componenti, la brutta sconfitta interna contro l’Andria. C’era bisogno di chiarezza intorno al Messina, è arrivata solo adesso per bocca del vicepresidente Pietro Gugliotta e dell’allenatore Raffaele Di Napoli.

Anzitutto era importante spiegare i motivi che stavano alla base delle incomprensioni all’interno della società. “Forse abbiamo fatto mancare qualcosa – dice Gugliotta – ma in assoluta buona fede. Siamo nuovi del mondo del calcio e ci siamo affidati a Manfredi e Argurio senza mai dire loro cosa dovevano fare. Si aspettavano una maggiore gratitudine, più vicinanza, un’organizzazione diversa ma abbiamo sempre avuto fiducia in loro. Le dimissioni sono arrivate in un momento molto critico, si poteva discutere anche in un modo diverso. Comunque fin quando le critiche sono costruttive ben vengano, anzi forse ne usciamo più rafforzati di prima. Abbiamo prelevato una società indebitata, arrivano sempre nuovi decreti ingiuntivi e pignoramenti da parte di gente che alla vecchia proprietà non chiedeva nulla e ora pensa sia arrivato Babbo Natale. Ma noi ci sentiamo forti e non consentiremo a nessuno di piegare la città sportiva, abbiamo rispettato ogni scadenza bimestrale, l’ultima quella del 16 febbraio, e rispetteremo anche le prossime”. I due direttori resteranno anche il prossimo anno? “Ne parleremo, sono due figure distinte, può darsi resti anche solo uno dei due, si vedrà”.

Ora è tempo di guardare al futuro imminente, vale a dire la gara di dopodomani a Rieti contro il fanalino di coda Lupa Castelli Romani. “Serve compattezza per rasserenare tutti – prosegue Gugliotta -. E’ una partita fondamentale, assolutamente da non sbagliare. Vogliamo raggiungere la salvezza al più presto per poter organizzare in tempo il prossimo campionato e dare alla città e ai tifosi qualcosa di più importante, perché meritano tanto”. Il vicepresidente chiede ai giocatori “uno sforzo disumano per portare i tre punti a casa contro la Lupa. Mi aspetto che si scusino per la pessima prestazione con l’Andria ed il modo che hanno per farlo è quello di vincere a Rieti. E’ stato un risultato inatteso perché avevamo finalmente quasi tutti disponibili mentre a loro mancavano diversi giocatori. La proprietà non fa mancare nulla alla squadra e si aspetta i risultati, una partita storta può capitare ma purtroppo non è la prima. Non siamo preoccupati di finire in zona play out ma non possiamo permetterci altri passi falsi, il momento è delicato, serve ricompattarsi e ognuno deve fare il suo Da parte nostra c’è la massima fiducia nel mister Lello Di Napoli, è lui che ha il polso della situazione e deve individuare i problemi”.

Proprio mister Di Napoli ha voluto rispedire al mittente le accuse piovute dopo la sconfitta con l’Andria. “Accetto le critiche, sono il primo responsabile della prestazione della squadra – afferma – ma non accetto che si metta in dubbio la mia professionalità. E’ dura scrollarsi l’etichetta di allenatore in seconda ma io ho sempre partecipato attivamente sia in serie B sia in serie C. Sono una persona umile e lavoro tanto, non grido in campo, non mi sbatto ma cerco soluzioni. Posso aver sbagliato modulo, tattica, c’è stata una flessione anche mentale, la squadra ha affrontato la partita in modo superficiale, è stata una delle peggiori a livello di carattere, forse eravamo convinti di vincere e chiudere la pratica salvezza. Invece senza fame, voglia e cattiveria non si va da nessuna parte. La società è giustamente arrabbiata, non ci fa mancare niente, avrà fatto degli errori come tutti ma ora bisogna lavorare in un’unica direzione. Mi tengo stretti tutti i miei giocatori, sono convinto che possiamo ottenere buoni risultati".

Infine Di Napoli spiega il motivo di alcune scelte domenica scorsa e si proietta a sabato prossimo. “Ho scelto Barilaro perché avevo bisogno di più spinta, Giuseppe Russo perché mi serviva filtro. Ho tolto Gustavo, che ritengo un giocatore di categoria superiore, perché volevo più forza fisica davanti, visto che lui faceva fatica e la giocata non arrivava. In ogni caso ora serve ricompattarsi in vista della trasferta di Rieti. Se pensiamo che è facile, torniamo senza punti, è una partita difficilissima”.

(Marco Ipsale)

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