Lavori non segnalati sulla spiaggia di Canneto: il Condacons si rivolge alla procura di Barcellona

Lavori non segnalati sulla spiaggia di Canneto: il Condacons si rivolge alla procura di Barcellona

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mercoledì 20 Luglio 2011 - 10:54

Il presidente Antonio Cardile: “Confidiamo che al più presto si faccia chiarezza su quanto avvenuto

Il Codacons ha oggi provveduto a segnalare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G. i lavori che si stanno effettuando sulla spiaggia di Canneto Baia Unci, in piena stagione turistica, chiedendo immediati accertamenti ed un pronto intervento. La realizzazione di lavori in spiaggia senza alcun cartello in piena stagione turistica e lo sversamento in mare dell’acqua dello scavo mista a sabbia potrebbero, infatti, configurare delle fattispecie penalmente rilevanti. (VEDI ARTICOLO CORRELATO)

“La mancanza di un cartello impedisce non solo di conoscere se trattasi di lavori urgenti da effettuare durante la stagione turistica, ma anche se vi siano tutte le autorizzazioni, sia in ordine agli scavi in zona demaniale che per lo sversamento a mare. Abbiamo ricevuto, inoltre, parecchie segnalazioni di turisti che raggiunta la spiaggia di Canneto sono rimasti sbigottiti dal cantiere con ruspe , nonché dalla presenza di un’acqua torbida come se ci fosse stata una recente mareggiata. Credevano di potere fare il bagno in acque “da Bandiera Blu” in un isola Patrimonio Mondiale dell’Unesco e non in mezzo a ruspe, cantieri ed acque sicuramente non cristalline” dichiara l’avv. Antonio Cardile, Presidente provinciale del Codacons.

“Confidiamo – aggiunge l’avv. Paolo Intilisano (che assiste il Codacons in questa vicenda) – che la Procura della Repubblica faccia immediata chiarezza su quanto avvenuto, auspicando anche un pronto e celere intervento del Comune di Lipari e delle Capitaneria di Porto per evitare che i lavori abbiano delle ripercussioni sulla Bandiera Blu appena attribuita alla spiaggia di Canneto ed al turismo dell’isola.”

In un isola (dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco) che vive di turismo, infatti, la tutela dell’ambiente, la cura della spiaggia e la difesa della qualità delle acque devono essere la priorità di tutte le amministrazioni competenti, le quali – al minimo sospetto di attività non compatibili con il turismo e con l’ambiente, indipendentemente da chi siano effettuate – devono prontamente intervenire in modo tale che le bellezze della Baia di Canneto e la purezza delle sue acque siano sempre rispettate e garantite.

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