Le 19 persone arrestate appartenenti alla cosca Nasone - Gaietti sono accusate di associazione mafiosa e traffico di sostanze stupefacente
I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, hanno condotto un’importante operazione questa mattina, giovedì 15 luglio, tra Scilla, Sinopoli, Sant’Eufemia d’Aspromonte e nelle province di Messina, Milano, Roma e Terni.
A conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, nell’ambito dell’operazione denominata “Lampetra”, i militari dell’Arma hanno eseguito una misura cautelare personale nei confronti di 19 persone (15 carcerarie e 4 domiciliari), ritenute responsabili – in particolare – di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata alla produzione e al traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi e tentato omicidio. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Tribunale – sezione GIP del capoluogo calabrese.
Il provvedimento restrittivo eseguito dai Carabinieri del Reparto operativo di Reggio Calabria e dalla Compagnia di Villa San Giovanni, è l’esito di un’investigazione avviata nel 2019 e conclusasi nei primi mesi del 2021, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia. Il focus principale delle investigazioni è stato diretto ad acclarare la radicata e attuale operatività della cosca Nasone – Gaietti, struttura mafiosa pienamente organica alla ‘ndrangheta unitaria ed operante nel territorio di Scilla e nelle aree limitrofe.
I dettagli saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle ore 10,00 (in presenza e remoto) a cura del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria.