Gabriele Marchetta racconta il primo emozionante incontro con la famiglia di Sara. “Un dono che ho voluto fare alla città”
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Sul viale Gazzi presto sorgerà piazza Sara Campanella. Quell’aiuola che da mesi accoglie fiori, candele, messaggi contro la violenza, disegni dei bambini e peluches, nei prossimi mesi diventerà un luogo simbolico in cui ricordare la giovane studentessa uccisa. Era un’idea nata a pochi giorni dal femminicidio e in questi mesi si è concretizzata. Grazie anche al contribuito dell’architetto paesaggista Gabriele Marchetta. Il giovane messinese quel maledetto 31 marzo si trovava fuori Messina per motivi di studio ma ha subito sentito l’esigenza di fare qualcosa per Sara.

“Ho voluto ridisegnare quel luogo”
“Ho voluto dare una forma alla mia rabbia, alla mia tristezza e ho fatto l’unica cosa che so fare ovvero ridisegnare quel luogo”, racconta Marchetta. “In quei giorni il sindaco Federico Basile aveva manifestato l’idea, condivisa con la famiglia Campanella, di riqualificare quel luogo e farlo diventare un simbolo così, anche tramite la vostra testata, ho provato a contattarlo per proporre il mio progetto”, aggiunge il giovane architetto.

Un dono per Sara, la sua famiglia e tutte le vittime di femminicidio
Dal mese di aprile in poi è partita la progettazione con il Comune, grazie anche al contributo dell’esperto del sindaco Calogero Brancatelli. L’architetto Marchetta ha donato il suo progetto alla città, alla famiglia di Sara e a tutte le vittime di femminicidio. “Un mese dopo la morte di Sara ho incontrato per la prima volta la sua famiglia ed è stata un’emozione fortissima, non mi era mai capitato di presentare un lavoro a delle persone che soffrissero così tanto. È stata molto dura ma l’idea è stata subito apprezzata”, racconta Marchetta.

Cosa prevede il progetto di riqualificazione
Spazi verdi, aiuole e panchine in cui fermarsi a commemorare e ricordare Sara proprio nel luogo in cui è stata accoltellata. Vicino al marciapiede che tanti amici e colleghi della studentessa percorrono ogni giorno per andare al Policlinico. Il teatro di un femminicidio diventerà così luogo simbolico contro la violenza di genere. Un posto in cui riflettere immersi nel verde a pochi passi dal caos del viale Gazzi. E su un muro anonimo e grigio verrà dipinta una grande farfalla. Un’opera d’arte che darà a quella parete rustica un significato nuovo e profondo. “Questa è stata una precisa richiesta di Cetty Zaccaria, la mamma di Sara. Voleva un elemento che rappresentasse sua figlia. E quindi la farfalla come simbolo di libertà e leggerezza”, spiega l’architetto.

Piazza Sara Campanella, i lavori pronti a partire
Il progetto definitivo è stato presentato alla famiglia Campanella proprio ieri dopo la laurea alla memoria all’Università di Messina. I lavori sono pronti a partire nei prossimi giorni. “Speriamo che per il 31 marzo del 2026 la piazzetta sia pronta”, dice il sindaco Federico Basile. “La riqualificazione della nuova piazzetta che porterà il nome di Sara si inserisca in un più ampio progetto di rigenerazione urbana di altri 14 luoghi della città”, conclude il sindaco.






…bene, ritornare sull’ argomento per l’ ennesima volta può sembrare stucchevole e direi inutile…ma ripeto, spero vivamente che il luogo dove verrà intitolata la piazza sia sempre tenuto pulito e non abbandonato all’ incuria, sarebbe un offesa vergognosa alla povera Sara.
Un bacio ovunque tu sia dolce Sara, VOLA LIBERA NEL CIELO COL TUO SORRISO..
Bene, tutto quello che ricorda Sara è benfatto e benvenuto. Spero solo che la famiglia si ricordi di Messina più per l’affetto che tutti hanno dimostrato e dimostrano per Sara che per il luogo dove la povera ragazza ha perso la vita…
Sarò sbagliato io ma trovo quanto meno di cattivo gusto la foto davanti al luogo nel quale fu assassinata questa ragazza.
Continuiamo a non capire che il dolore va rispettato non usato.