Verso le amministrative (2027 o 2026?). Centrodestra e centrosinistra si devono organizzare. Le ambizioni di Musolino, Gioveni e Russo. L'outsider Valvieri
MESSINA – Verso le amministrative 2027. Ma, senza escludere, le elezioni anticipate nel 2026. Il sindaco di Messina Federico Basile e il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca sono già in campagna elettorale. Ogni settimana fanno il punto su alcuni aspetti del programma e stamattina a Palazzo Zanca hanno aggiunto una nuova pedina in una campagna acquisti soprattutto (ma non solo) da Forza Italia e il centrodestra. Dopo Sebastiano Tamà e Maria Fernanda Gervasi, aggiungi un posto a tavola in ScN, insomma. E ora tocca all’avvocato Massimo Rizzo, ex consigliere comunale di LiberaMe ed ex candidato per la lista De Domenico sindaco. Dal centrosinistra, “da liberale riformista”, a una “forza trasversale come Sud chiama Nord”. Su quel versante, anche il consigliere della IV Municipalità Renato Coletta, ex Partito democratico, dovrebbe approdare o comunque sancire un’alleanza con De Luca-Basile.
La strategia di De Luca sembra quella di prendere alla sprovvista i rivali, puntando a dividerli e in caso a disorientarli con il voto amministrativo in anticipo. In teoria, in questo periodo, dovrebbe suggellarsi l’alleanza con il centrodestra. Ma, tra il caos alla Regione siciliana dopo l’inchiesta giudiziaria sulla sanità e le ambizioni da protagonista del capo politico di “TiAmoSicilia”, l’obiettivo sembra quello di ritagliarsi un nuovo ruolo più incisivo dopo l’appannamento degli ultimi anni. E così il capogruppo all’Ars di Sud chiama Nord valuta anche la possibilità di far correre da solo Basile, senza subire condizionamenti.
Il centrodestra diviso, il centrosinistra in costruzione, le ambizioni di Musolino e l’outsider Valvieri
Nel frattempo, il centrodestra appare diviso e privo di uno schema comune alla coalizione. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, e qualche altro esponente, per ora nell’ombra, potrebbero aspirare a candidarsi in alternativa a Basile, se l’alleanza non ci sarà. Sull’altro fronte, il centrosinistra è alle prese con una difficile ricostruzione. Antonella Russo, consigliera comunale del Partito democratico e componente della segreteria regionale Dem, potrebbe aspirare alla competizione ma il quadro non è ancora chiaro.
Chi ha l’ambizione di candidarsi in alternativa a Basile è di certo la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino. Esiste pure l’impegno civico, in polemica con l’amministrazione, di Marcello Scurria e del movimento “Partecipazione”. Nel frattempo, come outsider, ha annunciato la sua candidatura Lillo Valvieri.
“Mi dispiace vedere il quartiere dove sono cresciuto, a Camaro San Paolo – ha dichiarato Valvieri – ridotto così. Sembra che ci siano stati dei bombardamenti. È vergognoso che da oltre cinquant’anni non siano mai state ripristinate le facciate delle case popolari. Ci sono cornicioni pericolanti, marciapiedi distrutti dalle radici degli alberi, e un senso di abbandono che ferisce il cuore. Da Camaro San Paolo parte la mia campagna elettorale”.
L’augurio è che sia una campagna elettorale basata sui contenuti e con la città di Messina al centro di un progetto di rinascita.

Forza Libero Gioveni – mi auguro che sia il prossimo candidato sindaco e che si organizzi per vincere de luca
C’è un nuovo profeta in Sicilia. O forse, più banalmente, un vecchio politico, che nell’isola è quasi la stessa cosa. Cateno De Luca, il condottiero rumoroso del suo “esercito di liberazione” (da chi, esattamente, resta sempre un po’ vago), affida ai social la sua ultima, mistica rivelazione.Non è un comunicato, è un’omelia. Un passo del Vangelo secondo De Luca.Il post è una divinazione, un messaggio apparentemente criptico, infarcito di citazioni bibliche pescate a casaccio, usate come si usa il prezzemolo in cucina per insaporire la minestra. Ma tra le righe fumose dell’auto-investitura divina, il messaggio per i comuni mortali è chiaro, quasi triviale: il profeta annuncia la sua ascensione. Non in cielo, ma a Palermo.
L’unica opposizione al bommacaro di Fiumedinisi, la fanno i “commentatori” di Tempostretto!
Il gatto e la volpe
Sembra che il silenzio e il disimpegno degli anni 1919/1922 non abbiano insegnato nulla sia a livello nazionale che regionale che ancora locale. Per cui il furbo di turno riesce a convincere poco più della metà di quelli che ancora votano e governa indisturbato.
Mamma mia Libero Gioventù sindaco no…per carità