L’assessore Mondello respinge le accuse al mittente: «Non c’è nessun parere obbligatorio, il mio un atto democratico»

L’assessore Mondello respinge le accuse al mittente: «Non c’è nessun parere obbligatorio, il mio un atto democratico»

L’assessore Mondello respinge le accuse al mittente: «Non c’è nessun parere obbligatorio, il mio un atto democratico»

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giovedì 05 Gennaio 2012 - 23:02

Il rappresentante della giunta “smonta” a propria volta le considerazioni avanzate dalla Confesecercenti: «La giunta si esprime su una pratica che sarà il dipartimento a valutare» e sugli aumenti: «Gli aumenti maggiori per gazebi e dehors per evitare occupazione selvaggia». Sostegno anche da Buzzanca

Dubbi precisi quelli elencati dalla Confesercenti riguardo il modificato ed integrato regolamento Cosap; risposte altrettanto sicure quelle fornite dell’assessore Franco Mondello, supportato, stavolta, anche dal sindaco Buzzanca. Assolutamente certo dei cambiamenti introdotti dal nuovo documento, il rappresentante della Giunta “smonta” a propria volta le critiche mosse dall’associazione di categoria. Partendo proprio dal quel mancato parere che, a detta di Sorbera, rischia di mettere in discussione la validità stessa della delibera: «Non c’è nessuna obbligatorietà nel parere – esordisce l’assessore di casa Udc – anzi dirò di più, il mio è stato un atto di democrazia. Ho voluto convocare quell’incontro per rendere tutti partecipi del progetto che l’amministrazione stava portando avanti, ma non era un mio dovere farlo. Ho acquisito i parere dei quartieri, che sono stati tutti favorevoli e questo sarebbe stato sufficiente».

Capitolo emendamento. «Era stata proposta la cancellazione del comma 11 dell’art 15 – afferma Mondello – senza invece capire che, al contrario di quanto affermato, ci sarà un maggiore controllo. Il regolamento parla chiaro: la decisione della giunta non è che l’ultimo passaggio di un iter che viene precedentemente istituito presso il competente Dipartimento, patrimonio e demanio, su cui il dirigente dovrà esprimersi. Si tratta di una precisa valutazione tecnica». Il messaggio espresso da Mondello è chiaro: già in fase di istruzione della pratica di concessione ci sarà una “selezione naturale” che porterà in Giunta quei fascicoli che necessitano solo dell’approvazione tecnica. Va da sé, aggiungiamo, il maggiore o minore supporto politico
Passiamo poi all’aspetto più saliente, quello cioè riguardante coefficienti e moltiplicatori. Anche a tal proposito Mondello si dice assolutamente sicuro della validità e dell’efficacia della delibera approvata: «Nel caso dei pubblici esercizi, i coefficienti moltiplicatori sono aumentati per gazebi e dehors, ma questo al preciso scopo di evitare un’occupazione selvaggia del suolo pubblico. Non dimentichiamo che si tratta di un bene sottratto alla collettività». Per il resto dei casi il rappresentante della giunta invita i diretti interessati a valutare i costi del 2001 per confrontare le tariffe originarie a quelle attuali, considerando però il trend temporale di 11 anni: «Si capirà come gli aumenti sono più che proporzionati».

Dello stesso avviso il sindaco Buzzanca: «L’iniziativa non ha alcun carattere vessatorio ma anzi quello di incrementare iniziative a vantaggio della cittadinanza, evitando l’abusivismo incontrollato del settore. Vi è stato un decremento dal 30 al 60 per cento delle tariffe per quanto riguarda gli impianti pubblicitari e la possibilità per l’occupazione suolo, da parte di esercizi commerciali, di ottenere incentivi economici. Sarà possibile infatti detrarre gli importi dai canoni dovuti al Comune, per le spese che si effettueranno per interventi di omogeneizzazione per la parte architettonica strutturale, se eseguiti d’intesa con l’Amministrazione comunale, utilizzando elementi di arredo urbano che arricchiscono il decoro di piazze e spazi. E’ quindi strumentale e fuorviante – ha detto Buzzanca – pensare che sia stato un provvedimento che va contro un settore, basta considerare che la tariffa base per l’occupazione suolo è rimasta invariata ed è solo mutato il coefficiente moltiplicatore per i gazebi, in modo da evitare la trasformazione abusiva di strutture temporanee in permanenti nella aree del centro storico della città. Per sedie e tavoli, ad esempio, il coefficiente è stato fissato in 48 centesimi giornalieri per l’occupazione temporanea di un metro quadrato, rispetto ai 24 centesimi del precedente regolamento. Un valore comunque inferiore di un terzo a quello adottato dalla maggior parte dei comuni italiani. Il provvedimento, esitato dalla Giunta municipale il 14 novembre scorso e deliberato dal Consiglio comunale il 29 dicembre, – ha ricordato il sindaco – aiuta anche la semplificazione delle procedure per la concessione, con la formula dell’auto denuncia, e prevede anche la possibilità di occupazioni temporanee nel centro storico non previste precedentemente, ampliando quindi le opportunità per gli esercizi commerciali di occupare in maniera armonica e funzionale nuova spazi».

Una battaglia all’ultimo metro quadro, di cui clienti rischiano però di scontare, anzi pagare, le conseguenze: da un lato per il possibile aumento dei costi di bevande e pasti, dall’altro, per il maggiore, e si spera anche più equo, controllo delle concessioni, che potrebbe/dovrebbe determinare lo “svuotamento” di piazze e piazzette dove negli anni sono stati allestiti gazebi, posizionati sedie o tavoli: abusivi ma piacevoli angoli di relax. (ELENA DE PASQUALE)

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