Lavoro, sviluppo, Autorità Portuale: la Cisl contro l'inerzia del territorio

Lavoro, sviluppo, Autorità Portuale: la Cisl contro l’inerzia del territorio

Lavoro, sviluppo, Autorità Portuale: la Cisl contro l’inerzia del territorio

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mercoledì 31 Gennaio 2018 - 12:34

Il sindacato si è riunito oggi nel Salone degli Specchi dell'ex Provincia per un consiglio generale che si è concentrato soprattutto sui temi caldi da cui deve passare lo sviluppo della città: dall'Autorità Portuale ai fondi dei vari patti: «Manca la programmazione"

Uno spaccato del momento che vive il mondo del lavoro sul nostro territorio. Tra vertenze e la necessità di programmare uno sviluppo strategico che crei occupazione nuova, vera e stabile. La Cisl alza il velo sull’inerzia che si registra a Messina e lo fa con le parole del segretario generale Tonino Genovese che ha analizzato tutte le risorse a disposizione e ancora non impegnate.

«Abbiamo la possibilità di spendere, nel nostro territorio e nell’arco di qualche anno, oltre un miliardo di euro – ha detto Genovese – ma abbiamo bisogno di due fattori: la progettazione e la realizzazione. Dobbiamo ammettere che sui diversi Patti siamo partiti male, senza un progetto strategico e una visione di come dovevano essere spesi i fondi nel nostro territorio. Le abbiamo polverizzate, portando a una progettazione per opera molto lenta e senza che si abbiano le risorse umane per farla. Paradossalmente, oggi, abbiamo le risorse e gli strumenti per dare respiro all’occupazione e per dare un programma e un progetto di sviluppo del nostro territorio ma non ci sono le risorse umane per realizzarla. E bene ha fatto il Commissario della Città Metropolitana a istituire un tavolo di coordinamento e di concertazione. Adesso bisogna smettere di lamentarsi e vedere chi fa cosa, come, quando e in che misura».

Passaggio di particolare interesse ed attualità anche quello legato alle vicende dell’Autorità Portuale e alle affermazioni del presidente della Regione, Nello Musumeci. «Parole – sottolinea il segretario generale della Cisl Messina – che aprono un percorso. Il problema però è che la legge di riforma delle Autorità Portuali in Italia è stata tradita dalla legge stessa. Nel momento in cui sono state costituite 15 autorità portuali di sistema non si capisce perché Messina non ha avuto la propria autonomia. Eppure alle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria, nel momento della loro istituzione, era stato dato mandato di coordinamento ed azione sinergica per lo sviluppo dell’area dello Stretto. Questo avrebbe dovuto portare all’ipotesi di un’unica Autorità dello Stretto. E non ci convince nemmeno un eventuale accorpamento con l’Autorità di sistema della Sicilia orientale: Messina ha caratteristiche e peculiarità diverse da Gioia Tauro e Catania. Oggi, purtroppo, cambiare velocemente le cose è complicato perché il Governo nazionale e il Parlamento hanno concluso la loro esperienza e si va verso nuove elezioni. Il rischio, quindi, è di perdere ulteriore tempo e non definire, inoltre, le questioni legate all’istituzione della Zes, non investire tutte le risorse che ha l’Autorità Portuale di Messina e che garantisce ogni anno».

Sui fondi a disposizione è intervenuto anche il segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, che ha anticipato la convocazione nei prossimi giorni da parte del Presidente della Regione. «Porteremo alla sua attenzione quelle che consideriamo priorità strutturali – ha detto Milazzo – il lavoro per prima cosa, come produrlo e come creare posti stabili grazie anche agli incentivi che sono disponibili. È importante utilizzare tutte le risorse presenti nel Patto per il Sud, con i fondi comunitari. Ci sono 17 miliardi di euro a disposizione della regione, risorse che devono essere spese in maniera rapida per creare infrastrutture, per attrarre investimenti esterni e creare sviluppo e lavoro stabile».

Milazzo ha anche evidenziato, però, come il clima da campagna elettorale stia ritardando scelte strategiche per il territorio. «Non si può camminare con in mano il libro dei sogni – ha aggiunto il segretario generale della Cisl Sicilia – richiamiamo al senso di responsabilità tutti i partiti affinché parlino di cosa è possibile realizzare e raccontino la verità al popolo. La Cisl, anche a livello nazionale, ha evidenziato con forza le esigenze del mondo che rappresentiamo. Il 2018 deve essere l’anno di una rivisitazione complessiva del sistema fiscale italiano per restituire reddito alle famiglie. Deve essere l’anno dei rinnovi dei contratti di lavoro bloccati da otto anni. Stiamo lavorando in questa direzione e ci auguriamo che entro la fine di febbraio possano arrivare i rinnovi per i settori della Sanità, della Scuola e degli Enti locali».

Al Consiglio generale della Cisl ha preso parte anche il Commissario della Città Metropolitana di Messina, Francesco Calanna, che ha indicato due priorità: «Strade e scuole, su questi due aspetti ci giochiamo il futuro del territorio – ha detto – sul fronte della mobilità si gioca una partita essenziale per quello che rappresenta per cittadini e imprese. Investire sulla scuola significa costruire la classe di cittadini che domani governeranno la nostra comunità. Buone strade e buone scuole sono il biglietto da visita del nostro territorio. E su questi argomenti ho trovato un alleato umile e leale come la Cisl».

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