Al Papardo di Messina avviate in serata le procedure per la morte cerebrale. L'investitore si è presentato alla polizia municipale
MESSINA – Ancora un incidente mortale a Messina. Nella notte del 4 settembre, in via Consolare Pompea, sulla litoranea, un’auto ha centrato il ventenne Danilo Rando, di Torre Faro, a bordo di uno scooter. Il conducente della macchina è scappato. Il giovane è stato trasportato in condizioni gravissime dal 118 al Papardo, in Rianimazione, con lesioni multiple e un profondo trauma cranico. E, nelle ore successive all’impatto, non si è registrato alcun miglioramento. In serata sono state avviate le procedure per dichiarare la morte cerebrale e per la donazione degli organi.
Alcune ore prima della morte di Rando, nel pomeriggio, l’investitore si è presentato spontaneamente agli agenti della polizia municipale. È un coetaneo del giovane morto. Il ragazzo, accompagnato dall’avvocato Tino Celi, ha spiegato la propria versione dei fatti e ora l’autorità giudiziaria sta valutando la sua posizione. Ha spiegato che era di ritorno da una festa e che a bordo con lui c’era un’altra ragazza.

Diversi gli incidenti mortali, nel Messinese, che hanno coinvolto quest’estate dei giovanissimi. Il 17enne Antonino Niosi, di Torregrotta, è morto nel mese di agosto dopo un incidente in moto sulla Statale 113, avvenuto un mese prima. Niosi frequentava l’istituto “Majorana” di Milazzo, proprio come Mattia Caruso, anche lui diciassettenne morto nella notte del 15 luglio in motorino. Per lui e il coetaneo Simone Marzullo non c’è stato niente da fare in un incidente in via Kennedy, a Barcellona Pozzo di Gotto, dopo l’impatto con un’auto. A Messina, invece, uno scontro tra scooter e macchina in via Garibaldi è costato la vita al 17enne Gabriele Cavò nella notte del 27 giugno.

Ma qualcuno degli amministratori di questa città si interroga se a queste stragi si può porre rimedio? Se per caso non ci siano problemi stradali? Se per caso non si possano trovare soluzioni per renderle più sicure per tutti? Io penso proprio di sì!!! Penso che qualcuno quattro domande dovrebbe proprio farsele!
Mi dispiace tantissimo per questo povero angelo, a Messina manca purtroppo l’educazione stradale e mancano i controlli, quest’estate non ho visto una pattuglia di polizia municipale in giro.
I caschi sono un optional e pure quando ci sono sono slacciati quindi inutili.
Un ventenne che investe un altro ventenne, mi domando a che servano le regole stradali se non si insegna ai ragazzi che vanno rispettate. Un incidente non capita così tanto perchè deve capitare, uno dei due non ha rispettato il codice stradale o le indicazioni. Ho l’impressione che le scuole guida facciano alla renzi, la buona scuola, dove non si boccia nessuno a prescindere. Così si mettono in strada giovani che, guidando una macchina, pensano di avere il mondo nelle mani e non è così.
E’ evidente che manca il presidio delle strade cittadine, proprio dove c’è stato l’incidente e’ d’uso la sosta selvaggia che spesso limita la visuale negli incroci, mai visto un vigile o qualcuno delle forze dell’ordine che si fermino a regolarizzare la circolazione, e vogliamo dire del rettilineo di Granatari, dove sul lato mare esiste solo sosta selvaggia che impedisce anche agli autobus di passare, proprio davanti al fruttivendolo o al panificio, qualcuno ha mai visto auto dei vigili fermarsi e provvedere in qualche modo a regolarizzare il traffico???
E tutti gli incidenti mortali di giovani ragazze e ragazzi avvenuti sempre sulla via Consolare Pompea ce li siamo scordati???