Messina. Legambiente: "Bloccate le potature in via Garibaldi"

Messina. Legambiente: “Bloccate le potature in via Garibaldi”

Redazione

Messina. Legambiente: “Bloccate le potature in via Garibaldi”

mercoledì 06 Aprile 2022 - 07:59

Dopo l'esperto Alessandro Giaimi, anche Legambiente chiede con forza che si fermino gli interventi

“Potature fuori stagione con tagli aggressivi su alberi non a rischio: in questi giorni osserviamo con sconforto l’ennesimo intervento di “potatura” eseguito con modalità alquanto discutibili se non del tutto censurabili”.

Lo aveva detto al nostro giornale l’esperto Alessandro Giaimi, ora sulla stessa linea Legambiente.

“Una delle alberate (finora) in migliori condizioni della città, quella dei tigli della via Garibaldi, è stata già in buona parte coinvolta (e non possiamo che auspicare che ci si fermi un momento prima di proseguire sulla stessa linea con l’intero filare). Più volte negli ultimi anni abbiamo sollevato dubbi, posto interrogativi e protestato riguardo alla gestione delle alberature cittadine; questo intervento non fa purtroppo che andare nella stessa direzione insensata”.

Legambiente ribadice alcuni punti:

– si sta potando ai primi di aprile ovverosia, senza possibilità di dubbio, in primavera; le piante interessate sono dunque prossime al risveglio vegetativo (se non già avviato), e dunque un intervento fatto in questo momento non può che essere considerato errato, in quanto come chiunque sa per una latifoglia decidua questo è precisamente il peggior momento per intervenire;

– i tagli, se non sono propriamente capitozzature, sono comunque estremamente aggressivi; vanno ad alterare in maniera sostanziale l’architettura delle piante, abbondano i tagli di grandi dimensioni anche sulle branche principali, innumerevoli sono i monconi e i moncherini creati con tagli incomprensibili. Parrebbe apparentemente che l’unico criterio seguito sia stato quello di “squadrare” le chiome, con i tagli tutti allo stesso livello sui due lati e in altezza, come a voler creare una sorta di grossa siepe.

“Danni anche dopo la ricrescita”

“Lo diciamo fin d’ora, non si venga a breve a vantare il fatto che gli alberi rigetteranno abbondanti ramoscelli che avranno un’apparenza vigorosa: in un primo momento ciò è del tutto normale ed atteso e non toglie nulla allo stress provocato alle piante. È davvero sconfortante trovarsi a ripetere per l’ennesima volta che questo genere di tagli, oltre che nuocere nell’immediato alla salute delle piante, le compromettono a volte irrimediabilmente sul lungo periodo, dando spazio al proliferare delle carie del legno che negli anni portano inevitabile deperimento con connessi rischi di schianto (come purtroppo si può osservare su grande parte delle alberate del centro, vittime di decenni di interventi del genere)”.

“Soprattutto, ciò che non si riesce a comprendere è a quale logica rispondano questi interventi. In quale idea di città e in quale idea del ruolo del verde urbano si inseriscano. O forse in realtà testimoniano che l’unica direttrice che li guida è l’idea per cui gli alberi in città sono essenzialmente fonte di problemi che vanno risolti nel modo più economico e sbrigativo possibile, e se non li si elimina del tutto è solo perché possono fungere da soprammobili decorativi”.

Regolamento del verde

“È da anni che chiediamo e sollecitiamo l’approvazione di un “Regolamento del verde”, strumento primario e imprescindibile per poter realmente parlare di gestione del verde urbano. L’amministrazione uscente lo ha più volte annunciato ma non se ne è mai vista traccia. Solo con unRegolamento del verde si potrà definire un “Piano del verde”, ulteriore strumento normativo, successivo, ma di importanza non meno cruciale, senza il quale qualsiasi intervento resterà sempre nell’arbitrio dell’assessore, del tecnico o del dirigente di turno, che anche qualora si applichi con competenza e buona volontà (e non è certo questo il caso) potrà comunque portare solo la sua personale idea di ciò che il verde dovrebbe essere e a cosa dovrebbe servire, e non già una prospettiva complessiva, di lungo periodo e frutto di un approfondito confronto all’interno della città”.

“Chi ha disposto l’intervento?”

“Nel domandare dunque, nel caso specifico, chi abbia disposto il presente intervento (Il commissario? La precedente giunta? Il preposto dirigente di Messinaservizi?) e come lo giustifichi sul piano tecnico e gestionale, chiediamo di interrompere i tagli risparmiando la parte restante dell’alberata di via Garibaldi, fermandosi quantomeno a riflettere un momento e a riferire (perché una volta fatti i tagli non si può tornare indietro…). Chiediamo inoltre al commissario e al Consiglio comunale (ancora in carica e dunque legittimato a farlo, tanto più se si annunciano, come pare possibile, diversi mesi di commissariamento) di attivarsi per istruire realmente le pratiche relative al regolamento del verde, prevedendo e consentendo nella sua stesura – come più volte abbiamo richiesto – la più ampia partecipazione da parte della società civile e della cittadinanza”.

8 commenti

  1. Non vogliamo le trivelle, però pretendiamo di circolare con le macchine e piagnucoliamo per il caro carburante e la dipendenza da altri stati. Non vogliamo le centrali nucleari e ci facciamo spennare per pagare l’energia elettrica non capendo che le centrali comunque sono presenti in territori con noi confinanti. Adesso gli alberi, se con il vento cadono è colpa del sindaco, attraversiamo strade trasformate in campi da cross a causa delle radici, e continuiamo a spendere soldi nel cercare di arginare il problema, magari qualcuno cade con la moto ma poco importa . BASTA con queste prese di posizione condivisibili solo con gente ipocrita che bandisce e critica, ma poi ne usufruisce, questa è una Città e come tale ha bisogno di servizi, piaccia in non piaccia, chi no l’accetta se ne vada a vivere in campagna.Avete rotto !!!

    12
    11
  2. E nel frattempo, cosa che avviene ovunque ci siano alberi, le persone si devono tenere i rami nelle proprie abitazioni? Nel frattempo nelle strade bisogna attendere l’incidente dato che bisogna schivare la vegetazione che ingombra le corsie?

    13
    7
  3. Vincenzo Ricciardi 6 Aprile 2022 14:07

    Condivido pienamente le osservazioni critiche, potature violente e contrarie alle più elementari nozioni agronomiche, fuori tempo e financo esteticamente tristissime

    11
    10
  4. Privo di intenti polemici faccio osservare che siamo si in primavera, ma una primavera con un andamento climatico particolare e che, fatta eccezione per la piante da giardino ed alcune varietà di alberi da frutta, non vedo ancora alcuna ripresa vegetativa.
    Certo meglio sarebbe stato opportuno fare la potatura in inverno ma se tale operazione fosse stata suggerita per prevenire eventuali pericoli di schianto a causa del vento ben venga.

    12
    6
  5. Con quali criteri vengono eseguiti questi lavori? Chi sono i responsabili di questo scempio?

    7
    9
  6. Curare un albero d’alto fusto non significa lasciare solo il tronco e quattro moncheroni perché ciò espone la pianta ad un super sforzo e la indebolisce esponendola a molteplici rischi anche parassitari, soprattutto in questo periodo. Non lo dico io ma tutti i testi di botanica!!! Perché non si fa, come si deve, un lavoro di cimatura organico e armonioso che farebbe bene alla pianta e all’ambiente? Pensate a tutti gli uccelli che perdono i nidi e vengono scacciati e poi ci lamentiamo se siamo pieni di insetti e di zanzare!

    7
    0
  7. Ogni volta che si fa questa tipologia di intervento è sempre la solita storia, ” stanno uccidendo gli alberi “, così andavano affermando per gli alberi di Piazza Cairoli, per quelli su via Tommaso Cannizzaro, ecc. ecc. , ma guarda caso poi tutti questi alberi sono regolarmente rifioriti e hanno continuato la loro crescita, i perenni contrari mi possono spiegare come mai.

    4
    1
  8. A messina oltre che molti esperti virologi e esperti di guerra, ci sono anche TANTISSIMI esperti Botanici

    5
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007