Uiltrasporti: "MessinaServizi verso la privatizzazione". E sul boom straordinari...

Uiltrasporti: “MessinaServizi verso la privatizzazione”. E sul boom straordinari…

Redazione

Uiltrasporti: “MessinaServizi verso la privatizzazione”. E sul boom straordinari…

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domenica 14 Luglio 2019 - 08:00

Il sindacato contesta la decisione di affidare ai privati alcuni servizi. Confronto positivo invece dopo le polemiche sugli straordinari

«Non ci sono ormai più dubbi sulle mire di privatizzazione del sindaco Cateno De Luca. Gli allarmi lanciati in questi mesi non erano attacchi sterili e fantasiosi, come ha tentato di far credere il primo cittadino. L’ultima denuncia risale a qualche settimana fa quando, dopo l’ennesimo blitz, il sindaco ha annunciato un bando per l’affidamento ai privati di Villa Sabin. Pezzo dopo pezzo, De Luca sta smantellando tutto per regalare ai privati la gestione di servizi, spazi e beni pubblici»

A dirlo è il segretario della Uiltrasporti Messina, Michele Barresi, dopo l’annuncio di oggi di nuovo “regalo” ai privati: MessinaServizi esternalizzerà per 10 giorni i servizi di raccolta suppellettili e ingombranti, la pulizia straordinaria delle spiagge e la scerbatura di alcuni siti cittadini. Una decisione motivata dalla “insufficienza di risorse umane per fronteggiare il fenomeno delle discariche abusive”.

No ai privati

La Uiltrasporti però non ci sta. «Diciamo con forza no allo smantellamento della società pubblica che inizia ad affidare all’esterno, al momento temporaneamente, alcuni dei suoi servizi principali. E’ senza dubbio questa l’anticamera della privatizzazione tanto cara al sindaco De Luca. La strategia è chiarissima: indebolire la società pubblica per agevolare l’ingresso graduale dei privati. Lo avevamo già detto che il sindaco aveva calato la maschera. Oggi non ci sono più dubbi».

Che fine hanno fatto le assunzioni?

Eppure gli impegni assunti durante i tavoli del Salva Messina erano ben diversi. Dove sono finite le 43 assunzioni concordate per sopperire alle carenze d’organico di MessinaServizi? Dove sono finite le borse lavoro, per le quali sono già stati fatte selezioni e graduatorie, per arruolare forza lavoro da impiegare in MessinaServizi proprio nei servizi che oggi De Luca ha deciso di affidare a ditte esterne?

Uil e Uiltrasporti esigono risposte a queste domande dall’amministrazione di Palazzo Zanca. Soprattutto alla luce dell’altra denuncia sollevata pochi giorni fa sulla mole di lavoro straordinario a cui MessinaServizi fa ricorso ogni mese.

Il caso degli straordinari

Il presidente Lombardo ha risposto formalmente alla recente denuncia della Uil, dichiarando che è intenzione della Società di intervenire per assicurare il rispetto di tutti i limiti in tema di orario di lavoro previsti dalla legge e dal contratto collettivo e verificarne la gestione interna.

Messina Servizi nasce per non essere il clone fallimentare di Messina Ambiente e la sfida deve essere colta con coraggio da tutti coloro che credono nel servizio pubblico, diversamente “faremo il gioco” di chi vuole dare tutto in mano ai privati –commenta Michele Barresi, segretario Uiltrasporti

Accogliamo con favore la disponibilità del Presidente a verificare l’allarme lanciato dal sindacato ed evidenziamo che la Uil non fa “strumentalizzazioni” ma opera nell’intento comune di creare un’azienda solida, sana ed efficiente per difendere il valore del servizio pubblico e con esso il lavoro di centinaia di lavoratori ed il servizio ai cittadini.

La risposta di Lombardo

Lombardo ha trasmesso alla Uiltrasporti una prima risposta, questa volta ufficiale, in riferimento alla gravosa questione dell’eccessivo ricorso al lavoro straordinario e alle criticità gestionali sollevate dalla stessa organizzazione sindacale nella scorsa settimana. E ha precisato che è obiettivo primario ed essenziale della Società “… assicurare il rispetto di tutti i limiti in tema di orario di lavoro previsti dalla legge e CCNL di riferimento, a garanzia della salute dei lavoratori”.

In più il presidente ha inteso comunicare come, proprio sulla scorta delle segnalazioni formulate dalla UIL, si stia “… prontamente provvedendo ad effettuare un controllo al fine di verificare l’effettiva distribuzione dei carichi di lavoro” e quindi la gestione degli stessi.

Il presidente Lombardo che in prima battuta si era lasciato andare ad una piccata replica pubblica tacciando la Uil di “fare strumentalizzazioni”, oggi si è reso conto che la “questione della gestione e mole di straordinario” è delicata. E risponde in modalità conciliativa ed apprezzabile al sindacato, di fatto aprendo un confronto specifico sul tema e manifestando la volontà di porre opportuni correttivi ad ogni criticità .

“Reputiamo opportuno rendere pubblica questa nota ufficiale del Presidente, così come sabato scorso l’azienda ha inteso esternare critiche immeritate in risposta all’analisi formulata dalla Uil- continua Barresi. Questo perché le segnalazioni e le denunce costruttive non debbano essere tacciate di “strumentalizzazione” a prescindere.

Nessuna nostalgia

«Inoltre auspichiamo sia chiaro che non è certo volontà di questo Sindacato “etero-dirigere” le questioni aziendali, come ci è stato imputato. E non abbiamo “nostalgia” di direttori generali ormai passati. Abbiamo l’ambizione di svolgere il nostro ruolo a tutela della dignità e della salute dei lavoratori, nel rispetto della legge e del contratto. Per questo crediamo che questa Azienda, oggi più che mai, abbia necessità di un Direttore Generale a pieno titolo. Basta con gli innumerevoli “interim” e si parta con una immediata riorganizzazione gestionale interna nel settore amministrativo.

Il sindaco accoglie positivamente la risposta con cui Lombardo prende atto della situazione rappresentata e dichiara di voler intervenire. Il confronto però deve aprirsi anche al soggetto politico. Bisogna coinvolgere l’assessore al ramo, nell’unico obiettivo di non creare il clone di Messinambiente che farebbe comoda strada alla “bramosia di privatizzare tutto”. E dimostrare alla città che l’azienda pubblica può essere funzionale ed efficiente anche e soprattutto a tutela del futuro occupazionale di tutti i lavoratori.

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