Baraccopoli cancellate e rigenerazione urbana: il 2024 dell'accelerata sullo sbaraccamento di Messina
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – “Annus mirabilis”, così lo aveva ribattezzato il sub commissario al Risanamento Marcello Scurria. E in effetti nel 2024 di passi in avanti su fronte dello sbaraccamento di Messina ne sono stati fatti tanti. Dalle baracche cancellate, alle bonifiche, alla rigenerazione urbana: ripercorriamo in video gli ultimi 12 mesi del risanamento.

Anno iniziato e finito con una demolizione
Il 2024 è iniziato con la demolizione della baraccopoli di Camaro Sottomontagna, seguita da via Catanoso, via Evemero, via delle Mura e via Taormina. E proprio l’ultimo giorno dell’anno, il 31 dicembre, il primo colpo di ruspa alle baracche sotto il ponte della ferrovia di Camaro, dove il prossimo anno sorgerà un grande parco urbano.

Bonifiche e nuovi parchi dove c’erano baracche
E’ stato anche l’anno dei progetti di bonifica delle ex baraccopoli inquinate di Fondo Saccà e Fondo Basile – De Pasquale. E poi la scoperta delle sostanze inquinanti al Parco Magnolia. Macerie, pulizia, rimozione dell’amianto ma anche rinascita. E’ sorto un parco colorato in mezzo al grigio dei palazzi popolari di Camaro Sant’Antonio. E nel 2025 i lavori continueranno nell’anfiteatro rimasto incompiuto. Sono stati avviati i cantieri nelle ex baraccopoli di Salita Tremonti a Giostra e di via Macello Vecchio, sotto l’arco di Cristo Re. Nel 2025 sorgeranno parchi, campi sportivi, anfiteatro, aree giochi e pedonali dove c’erano baracche.


Penso che la “rigenerazione urbana” debba partire dal rifare l’asfalto bombardato del circuito Torre Faro e della via V.Emanuele (cortina del porto), oltre alle tantissime strade e stradine in condizioni vergognose. Se poi si eliminassero i laghi aggiuntivi di Ganzirri (che si formano quando piove) si rigenererebbe ancora di piu’.