Il rapporto degli interventi di luglio sulla falsariga dei precedenti. Illeciti senza sosta
Discariche abusive, rifiuti bruciati e una serie di altri illeciti. Ecco il rapporto di luglio del reparto di Polizia Ambientale, alla guida del vice comandante Giovanni Giardina e degli ispettori Cosimo Peditto e Giacomo Visalli, con il coordinamento del comandante Stefano Blasco.
Maxi discarica abusiva
I vigili hanno chiuso il cerchio su unâindagine avviata nel 2021 che aveva consentito di accertare le responsabilitĂ di una nota azienda messinese operante in cittĂ nellâambito del ciclo dei rifiuti.
A completamento delle indagini, la Procura di Messina ha disposto il sequestro di due aree, cinque autocarri e due mezzi dâopera, tutti utilizzati per tale attivitĂ ; 40mila metri quadri di territorio cittadino ove sono stati conferiti rifiuti da demolizione in assenza di alcun titolo, camuffandoli da âmateriale riciclatoâ. Acquistati i terreni e depositati due progetti di riqualificazione agricola, sono stati conferiti rifiuti oltremisura tanto da creare una discarica abusiva senza precedenti mentre nessuna traccia delle specie arboree da piantumare.
Rifiuti bruciati
In un altro caso è stato accertato, mediante la videosorveglianza privata, lâabbandono e la combustione, nei primi giorni di luglio, nellâarenile adiacente la rada San Francesco, di rifiuti ad opera di una persona dedita a tale attivitĂ ; le indagini avviate dagli agenti hanno poi permesso di individuare il luogo dove operava ed il cospicuo giro dâaffari che aveva organizzato. Dai rifiuti, primariamente rottami ferrosi, che lâuomo gestiva con piĂš autocarri alla gestione di un locale commerciale con tanto di somministrazione di alimenti e bevande oltre prodotti per la casa, il tutto senza alcuna autorizzazione e mediante un manufatto abusivamente realizzato a servizio di un complesso di edilizia popolare della zona nord della cittĂ . A contribuire al degrado della localitĂ vi erano altre due persone, anche loro operanti nellâambito del ciclo abusivo dei rifiuti. Dai rottami ferrosi, spesso costituiti da Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), che venivano smantellati sul posto in dispregio alle normative in vigore con grave danno alle persone ed allâambiente per via dei gas sprigionati nellâatmosfera, hanno tratto profitto, separando le parti in materiale prezioso per poi rivenderlo altrove. La parte rimanente veniva smaltita mediante combustione. LâattivitĂ si è conclusa con il sequestro di cinque autocarri, del manufatto abusivo e la denuncia del responsabile. Lâuomo è stato arrestato per aggressione e sottoposto al rito direttissimo il giorno successivo a seguito della convalida dellâarresto.
Scarti di lavorazione in un parcheggio
Unâaltra attivitĂ investigativa ha permesso di individuare i responsabili di unâillecita gestione ai danni del Comune, accertando il conferimento di scarifica stradale proveniente da un appalto pubblico in unâarea privata piuttosto che in discarica, come da capitolato. Lâindagine è nata dallâattivitĂ di controllo del territorio che ha poi portato gli uomini della Polizia Ambientale a rintracciare i responsabili dellâimpresa appaltatrice che ha smaltito circa 60 metri cubi di rifiuti, trattandoli come materiale da spargere in un parcheggio come piano di calpestio. Denunciate due persone, sono stati sequestrati i cumuli di fresato dâasfalto in attesa della bonifica ad opera dei responsabili, dopo che la Procura avrĂ sciolto il vincolo ed autorizzato lâiter per lo smaltimento.
Box abbandonato in spiaggia
Nella zona sud della città è stato individuato il responsabile di unâoccupazione abusiva di area demaniale mediante abbandono di un box utilizzato parecchi anni fa come locale bagno di un lido balneare. Anche in questo caso il manufatto verrĂ rimosso ad opera del denunciato.
Fumo nero
Sempre in zona sud un uomo è stato colto in flagranza mentre smaltiva, mediante combustione, i rifiuti prodotti dalla ditta per la quale lavorava. La coltre di fumo nero, sprigionata dai materiali plastici, ha attirato lâattenzione degli agenti che alle 6 del mattino sono intervenuti, sequestrando lâarea e denunciando lâoperaio ed il titolare della ditta.
Musica ad alto volume
Proseguono, insieme ad Arpa Sicilia, anche i controlli sulle immissioni sonore da parte di locali commerciali: denunciate due persone titolari delle attivitĂ e verbalizzate per una sanzione di circa 2.000 euro.
Demolito chiosco in via Palermo
Demolito, infine, il chiosco di via Palermo, a pochi passi da piazza Muricello. Era stato incendiato anni fa e lâex gestore non aveva mai provveduto alla demolizione, come da ordinanze sindacali. Ci ha pensato Messina Servizi, che ha anche smaltito i detriti.
SE PARLI CON LORO VA TUTTO A MERAVIGLIđ