“Obiettivo assunzioni al Comune di Messina”: candidati a sindaco a confronto VIDEO

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Marco Olivieri

“Obiettivo assunzioni al Comune di Messina”: candidati a sindaco a confronto VIDEO

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lunedì 23 Maggio 2022 - 17:00

In una città affamata di lavoro, il punto di vista dei cinque candidati su occupazione, Pnrr e rilancio della macchina amministrativa

Di Marco Olivieri, riprese e montaggio Matteo Arrigo

MESSINA – Se l’emergenza lavoro è al centro dei problemi di Messina, le assunzioni al Comune assumono un significato speciale. Senza di esse, sarà impossibile rendere più efficiente la macchina amministrativa, come si annuncia in campagna elettorale. “Manca un assessorato al lavoro. E quello che dobbiamo sapere dai candidati a sindaco è come crearlo questo lavoro, come dare una prospettiva ai più giovani”: in occasione del confronto di sabato con la Cisl, il segretario generale Antonino Alibrandi ha posto la questione occupazionale ai cinque aspiranti alla carica di primo cittadino.

“La città deve smettere di vivere al 95 per cento di pensionati e pubblica amministrazione e ha bisogno di recuperare attività produttive che ribilancino il sistema economico nel suo complesso”, ha affermato Alibrandi. L’incontro, al teatro “Vittorio Emanuele”, è stato moderato da Pippo Trimarchi, editore di Tempostretto. Quest’ultimo ha insistito sulla necessità di un rilancio di Messina che parta da una riorganizzazione della struttura comunale.

Trimarchi: “Il Comune deve diventare una struttura al servizio dei cittadini”

L’editore si è soffermato, nel dibattito, sull’organico ridotto del Comune e su come fronteggiare, sul piano organizzativo, la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Molte persone sono andate in pensione, al Comune, e i dirigenti sono stati in gran parte rimossi da De Luca, in una riorganizzazione dell’assetto amministrativo. Dato che bisogna portare in appalto e a compimento i progetti del Pnrr – ha osservato Trimarchi – occorre una struttura burocratica adeguata. Allora domando ai sindaci se, una volta eletti, procederanno a nuove assunzioni e come introdurranno il processo di digitalizzazione per rendere efficiente la spesa organizzativa del personale. Il Comune deve smetterla di essere un mostro che alimenta sé stesso. Deve diventare una struttura al servizio dei cittadini, senza sprechi di risorse”.

Maurizio Croce, candidato della coalizione del centrodestra: “Il Pnrr è un programma di finanziamento che proviene dell’Unione Europea. Vero è che dovremo restituirli. Però è anche il motivo principale per cui io ho deciso di candidarmi. Ritengo che la sfida vera sul Piano non è quella di intercettare il finanziamento. All’interno di una visione strategica che ogni sindaco dà della propria città, individuando i bandi in linea con questa stessa visione, chi governa deve avere la capacità di mettere in gara d’appalto e attuare gli interventi, con un’aggravante: il Pnrr va realizzato e speso tutto entro il 2026”.

Croce: “Con il Pnrr si generano ricchezza e lavoro per 5 anni e anche dopo”

Ha continuato Croce: “Posto che il problema principale della città è quello di generare lavoro e ricchezza, quando arriva una montagna di soldi, che devono essere spesi in cinque anni, intanto in quei cinque anni si generano ricchezza e lavoro. Ma soprattutto, se si fanno i progetti giusti, questa generazione di lavoro e di benessere resta anche dopo, in base a quello che uno sta andando a fare. Io ho abbandonato l’idea della zona falcata. Ritengo che non sia nelle condizioni di essere oggetto di un progetto di riqualificazione. La zona falcata è contaminata e ha bisogno di tanti soldi e tempo per essere bonificata. Inutile utilizzarla per parlarne in campagna elettorale”.

“Una macchina amministrativa snella e sì alle assunzioni”

“Per arrivare alla gara d’appalto e attuare l’intervento – ha rilevato il candidato sindaco del centrodestra – bisogna avere una macchina amministrativa snella. Le assunzioni si possono fare: nel Pnrr è prevista una quota di soldi destinata ad avere l’assistenza tecnica. Ci deve essere una cabina di regia ben organizzata. Bisogna assumere del personale qualificato, in grado di progettare, di gestire un appalto, di seguirlo e portarlo a compimento. Io faccio questo da dodici anni (in qualità di dirigente dello Stato: l’ultimo l’incarico come commissario del dissesto idrogeologico della Regione Siciliana, n.d.r.)”.

Luigi Sturniolo, candidato di “Messina in Comune”: “Dei sei assessori già da me designati, Francesca Fusco ha la delega al lavoro. La nostra idea è che sindaco e amministrazione comunale debbano stare accanto a tutte le vertenze che investono i lavoratori di questo territorio. Un impegno fondamentale, da parte della nostra amministrazione, sarà quello di stare dalla parte dei lavoratori in tutte le loro lotte. Noi veniamo dal mondo del conflitto, delle lotte e del sindacato. Molti di noi sono sindacalisti”.

Sturniolo: “700 lavoratori comunali in pensione da sostituire con 700 giovani nel segno della loro capacità innovativa”

“Intanto va messo in risalto – ha continuato il candidato sindaco di “Messina in Comune” – che 700 posti di lavoro in meno, al Comune di Messina, non sono una cosa di poco conto. Sono persone andate in pensione e che possono essere sostituite da 700 giovani, che si portano dietro la loro capacità innovativa, intelligenza e formazione. Potrebbero introdurre quegli elementi di novità che servono agli aspetti progettuali. Sul Pnrr. invece, quando parliamo ad esempio del Dopo di noi alla Città del ragazzo, ci riferiamo a un progetto datato una decina d’anni fa. Una cosa giustissima ma che non può essere considerata un progetto innovativo. Doveva già esserci. Quando si parla del progetto di Capo Peloro, si fa riferimento a una gara di idee vinta nel 1999. Se si riuscirà a terminarla nel 2026, saranno trascorsi 27 anni”.

“Il nord utilizza il Piano ripresa e resilienza per l’innovazione, il sud per coprire le vergogne del passato”

Sturniolo ha proseguito la sua analisi: “L’altra parte del Pnrr, riguardante la questione delle baracche, è anch’essa legata al passato. Rispetto alla questione del risanamento, con circa 50 milioni del Piano e 100 milioni del fondo Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione), noi stiamo consumando dei fondi che dovevano servire a ridurre il gap tra le aree più ricche e quelle più povere del Paese e che, invece, utilizziamo per superare un’antica vergogna. Cosa accade con l’utilizzo del Pnrr in questo modo? Di fatto, la differenza tra nord e sud aumenta. Il nord utilizza il Piano per l’innovazione; il sud lo impiega per coprire le vergogne del passato”.

Franco De Domenico, candidato della coalizione del centrosinistra: “Riorganizzare la macchina amministrativa è una precondizione per realizzare il mio programma. Così com’è, la macchina amministrativa non funziona, porta a sbattere. Si tratta di una scelta deliberata dell’amministrazione uscente. Nell’ottobre 2021, proprio per supportare il Piano di riequilibrio, è stata adottata una delibera che bloccava le assunzioni per i prossimi cinque anni. Quindi una scelta strategica. Come fa ora Basile a parlare di assunzioni, se rivendica la continuità amministrativa con il sindaco precedente…”.

De Domenico: “Riorganizzare la macchina amministrativa in sinergia con i sindacati”

Ha dichiarato il candidato del centrosinistra: “Come riorganizzare la pubblica amministrazione? Il mio primo atto da direttore generale dell’Università di Messina è stato quello di procedere alla riorganizzazione della macchina amministrativa in sinergia con i sindacati. Queste cose si fanno con le parti sociali. Non è possibile imporre ma trovare soluzioni condivise. Oggi al Comune noi abbiamo cinque dirigenti. Una scelta scellerata. Significa, come conseguenza, un mancato controllo degli atti, con l’inevitabile effetto imbuto: tutto passa attraverso il dirigente, che viene oberato da una mole di documenti perlopiù di scarsa qualità. Mancano le posizioni organizzative intermedie e i livelli di responsabilità graduati in funzione della capacità della persona e in relazione alla complessità della pratica da affrontare”.

“Procedere alle assunzioni di personale qualificato previste dal Pnrr”

Che fare dunque? Così ha risposto De Domenico: “Dobbiamo immaginare una riforma che guardi al ripristino delle posizioni organizzative, riportando al numero di dieci i dirigenti del Comune e procedendo con le assunzioni consentite dalla legge. Come diceva Croce, nel Pnrr, è possibile individuare assunzioni di personale qualificato, specialmente specializzati nel digitale. Noi abbiamo bisogno di giovani in grado d’affrontare problemi con immediatezza. Abbiamo un’età media dei lavoratori nel Comune molto alta. Nello stesso tempo, occorre garantire anche a questi lavoratori un’adeguata formazione perché possano dare il meglio. Occorre trovare un meccanismo di valorizzazione delle varie figure, oggi trattate in modo non corrispondente alla dignità di un lavoratore”.

Salvatore Totaro, candidato di Ftl (Futuro Trasparenza Libertà) e dell’Ucdl – Unione per le cure, i diritti e le libertà: “Nel 1994, facevo il segretario nazionale dei medici del territorio. Andai da un assessore regionale alla Sanità (Pagano, n.d.r.) e feci recepire una legge che prevedeva l’emergenza e urgenza: il 118. Lo feci istituire. Nell’organigramma dei medici di guardia, feci inoltre istituire corsi di formazione sul 118. Oggi è una realtà ma lo è dal 1995. Dal passato alla quotidianità in cui viviamo, mancano prospettive nella nostra città. Mancano risorse. Ci sono quelle che ci regalano e che poi devono essere restituite. E ci sono altre risorse che si possono reperire in vari settori ma mancano le idee. Mancano i presupposti per far vivere bene i cittadini a Messina”.

Totaro: “Più servizi e tecnologia in una città desiderosa di futuro”

Ha continuato il candidato a sindaco di Ftl e Ucdl: “Come vogliamo fare della nostra città? Penso anche a coloro che vengono a Messina come turisti per un periodo. Cosa vogliamo che la città offra da qui in avanti? Deve offrire tecnologia. La gente è sempre più desiderosa di avere tutti i servizi a disposizione in un telefonino. Le persone vogliono servizi che servano a vivere e la città desidera un futuro. Un futuro fatto di tecnologia e anche di belle persone che sappiano gestire tutto questo. Se ci sono quelli che usurpano tutto e creano vantaggio solo a loro stessi, o a chi sta dietro di loro, non si conclude nulla”.

“Un esperto di Bruxelles come assessore designato per lavorare a Messina sui finanziamenti”

“Risulta necessaria la garanzia di successo dei progetti – ha rilevato Totaro – e noi le possibilità le offriremo. Abbiamo un assessore designato che vive a Bruxelles e che verrà a Messina: lui lavora proprio sui fondi e finanziamenti. L’obiettivo è intercettare quel denaro che serve quando il progetto è stato ritenuto meritevole di essere finanziato. Creare presupposti di lavoro è il nostro obiettivo, con condizioni favorevoli per le imprese. Posti di lavoro reali, veri, e che facciano sì che la città diventi più ricca. Abbiamo tantissimo bisogno di lavoratori ma devono essere formati e strutturati perché finalizzino la loro attività”.

Federico Basile, candidato a sindaco per Sicilia Vera e sostenuto da “Prima l’Italia”: “Nella piattaforma programmatica si è previsto di bloccare le assunzioni per tre anni. Questo è l’anno in cui dovevano ripartire. I risparmi che abbiamo accumulato negli anni dai pensionamenti, perché non abbiamo tagliato, le persone sono andate in pensione, sono serviti a finanziare le poste in bilancio, in modo da coprire le quote da accantonare per il piano”.

Basile: “Assumere è necessario per rinvigorire la macchina amministrativa”

Ha proseguito Basile: “È necessario assumere. La macchina amministrativa deve essere rinvigorita. Lo sapevamo già da prima. Il collega candidato Croce fa notare che abbiamo anche nel Pnrr quote utili per alimentare occupazione senza gravare sul bilancio. Ricordo che il Comune ha 16 dipendenti assunti con i fondi della legge Brunetta. Abbiamo risorse esterne che ci hanno dato nuova linfa e su queste dobbiamo lavorare”.

“350 nuove unità nella macchina amministrativa e almeno 100 nella polizia municipale: ecco le nostre previsioni d’assunzione”

“Il Comune oggi può assumere – ha ribadito il candidato di Sicilia Vera, già direttore generale del Comune durante l’amministrazione De Luca – ma poteva assumere in teoria anche un anno fa. Tuttavia, avrebbe appesantito i conti dell’ente, che volevamo invece liberare dal problema che avevamo con il dissesto,. Questa è stata la nostra visione. Il Comune può assumere, chiedendo autorizzazione alla commissione sulla stabilità della finanza e degli enti locali. Può assumere anche se si trova in una situazione ancora di predissesto. E stiamo aspettando la risposta della Corte dei Conti. Dobbiamo puntare, è chiaro, sulle assunzioni. Non è un colpo di teatro, è un’esigenza: il Comune ha 1055 dipendenti, 270 in polizia municipale oltre i tempi determinati, un’età media che va dai cinquant’anni ai sessanta circa. Ogni giorno c’è un tasso di assenza elevato, per via di vari istituti contrattuali legittimi ma che depauperano la macchina amministrativa”.

Ha continuato Basile: “Noi abbiamo fatto una previsione di assunzione di almeno 300/350 unità nella macchina amministrativa e un centinaio, forse di più, nella polizia municipale, salvaguardando le posizioni che ci sono con i tempi determinati. Chiunque sarà sindaco, avrà necessità di rivitalizzare una macchina amministrativa che ha subito un contraccolpo per noi necessario. I dirigenti comunali? Erano in 14: tre sono stati dichiarati in esubero e hanno trovato altra collocazione. Oggi ne abbiamo cinque. Fra due o tre anni, due di loro andranno in pensione. Va rivista tutta la situazione. Due settimane prima di andare via abbiamo fatto il bando per autorizzare la copertura di posizioni dirigenziali. Sia chiaro, le posizioni organizzative erano state previste ma sono state bloccate da un ricorso sindacale. Attendevamo una sentenza nel dicembre 2021 ma non c’è stata. E allora abbiamo fatto altro”.

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3 commenti

  1. che vergogna ne parlano ora

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  2. Forza assumiamo personale, che possibilità hanno i giovani comuni mortali che non conoscono nessuno?
    essere bravi non basta, quindi ……….

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  3. Il personale qualificato mica viene a Messina, se sta a Roma, a Messina bisogna qualificarli, che devono fare al Comune o alla Provincia quando tutto si decide tra Roma e Palermo, oramai Messina è semplicemente una passacarte.

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