Sciotto e il Messina: l'iscrizione e quel "rilancio" a metà tra un appello e una promessa INTERVISTA

Sciotto e il Messina: l’iscrizione e quel “rilancio” a metà tra un appello e una promessa INTERVISTA

Giuseppe Fontana

Sciotto e il Messina: l’iscrizione e quel “rilancio” a metà tra un appello e una promessa INTERVISTA

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giovedì 23 Giugno 2022 - 07:01

Il presidente chiede di non essere lasciato solo e vuole la partecipazione di tutti: "Datemi e io darò molto". Ora al via la costruzione della prossima stagione

di Giuseppe Fontana e Matteo Arrigo

MESSINA – Dal 2017 al 2022: la storia tra la famiglia Sciotto e l’Acr Messina prosegue. Quando sembrava a un passo il baratro per il calcio in città, con il tentativo del presidente Pietro Sciotto di cedere il titolo – anche a un euro – non concretizzato, il patron ci ripensa e comunica, sorridente e con gioia, di aver inoltrato tutta la documentazione necessaria e di essersi “esposto per oltre 700mila euro”. Una lunga conferenza di fronte ai giornalisti, quella di Pietro Sciotto, in cui il presidente ha toccato tanti argomenti, su tutti il suo “non saper perdere”.

Ciò che chiede Sciotto: di non essere lasciato solo

La fine del suo “incubo” è la fine dell’incubo di tanti tifosi, che fino alla fine hanno temuto di tornare indietro, ai fallimenti collezionati dalla fine dell’era Franza in poi. E stavolta sarebbe arrivato ancora più amaro, dopo un solo anno di professionismo e la salvezza festeggiata appena qualche settimana fa. Ma cosa vuole, adesso, il presidente Sciotto? Che il suo entusiasmo sia quello di una città intera. Si tratta di qualcosa che il patron ha chiesto a Messina ogni estate e in ogni momento di crisi e sconforto: di non essere lasciato da solo.

Sciotto: “Ora dimostriamo. Datemi e io darò molto”

“Cosa dovevo fare? – ci racconta Sciotto – Non iscrivere la squadra significava fallire dopo cinque anni. Se non iscrivo fallisco, ma se la iscrivo resto da solo e le cose così non vanno bene. Cosa mi ha convinto? Non potevo lasciare questa macchina, ma ho anche percepito da parte di tutti un grande desiderio di voler continuare, tutti volevano continuassi. Una volontà per portare in alto il nome del Messina. Ora mi auguro che nessuno mi deluda, bisogna fare qualcosa di importante tutti insieme. Dimostriamo: datemi, che io darò molto”.

La “voglia di partecipare” che ha dato speranza a Sciotto

Su questo “datemi” Sciotto punta molto. L’appello non è soltanto alla tifoseria ma a un’intera comunità e non è la prima volta che il presidente si rivolge alla cittadinanza. Per la famiglia a capo del Messina serve che a partecipare siano tutti: dalla stampa ai tifosi e all’amministrazione fino agli imprenditori. Unire le forze e puntare a un obiettivo comune è da sempre ciò che Sciotto chiede e sogna: “Ho percepito questa voglia di partecipare, mi ha dato forza ed è quello che mi porto dentro di positivo. Ma serve l’aiuto di tutti. Penso che stavolta tutti l’abbiano capito, stavolta coinvolgeremo tutti e ognuno sarà contento di dare qualcosa al Messina. Sono convinto che parteciperanno tutti in massa”.

Sciotto: “Io primo tifoso. Disponibile a spendere”

“Come ho detto più volte – continua il presidente – io sono venuto qua per tirare fuori soldi perché sono uno dei primi tifosi del Messina. Sono un tifoso. Questo mi porta a fare qualcosa di buono o a fare errori, ma non per scopi personale. Per me non è un problema di cosa ottengo: a me piace, lo faccio e sono disponibile a spendere soldi. Conosco la C, ho l’esperienza giusta, ma spero di non essere deluso da tutti gli altri. Chiedo questo: partecipazione”.

I prossimi passi dell’Acr Messina: abbonamenti e mercato

Formalizzata l’iscrizione, chiuso il capitolo – buio – dei sì, dei no e dei forse, ora è tempo di partire. Il prossimo campionato è alle porte e il Messina non può più permettersi di perdere minuti preziosi. La pensa così anche la dirigenza, dallo stesso Sciotto al direttore generale Lello Manfredi, e ora le priorità saranno tante. La costruzione dello staff e della squadra, ad esempio, ma anche la campagna abbonamenti e la formalizzazione delle quote crowdfunding degli oltre 500 tifosi che in questi giorni hanno proposto la propria collaborazione – qui l’appello accolto dalla nostra testata.

Sciotto vuole “entrare nel tessuto sociale di Messina”

E su questi prossimi passi Pietro Sciotto evidenzia quello che ritiene essere stato un suo limite negli anni scorsi: “Voglio entrare di più nel tessuto sociale di Messina. Questo secondo me è stato un mio difetto e cercherò di migliorare, entrando negli aspetti culturali della città, facendo qualcosa in più. Finora non l’ho fatto perché sono una persona riservata, ma capisco che bisogna farlo e cercherò di migliorare. Ho in programma altri incontri”. Il nuovo corso dell’Acr Messina targato Pietro Sciotto è già iniziato.

3 commenti

  1. Un Signore!

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    1. Santo subito. Ma per favore!

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      1. Nella stucchevole ed inconcludente imprenditoria della città di Messina Sciotto è l’unica luce nel buio. Città di suonatori di clacson specializzati nel lancio di munnizza e lanne di focaccia abbandonate in spiaggia. Non meritavamo di essere iscritti al campionato e Sciotto è stato molto intelligente dando la sveglia a tutta la città. Bravo!

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