Il febbraio caldo del sindaco Basile VIDEO

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Marco Olivieri

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venerdì 03 Febbraio 2023 - 14:00

Tanti i nodi: dalla risposta alla Corte dei Conti sul Piano di riequilibrio al porto di Tremestieri e all'emergenza casa

MESSINA – Il febbraio caldo, nonostante il freddo, del sindaco Federico Basile. Messina attende risposte, e soprattutto certezze, dal suo sindaco e dall’amministrazione comunale. Tanti i nodi e non mancano le spine: dal Piano di riequilibrio e il porto di Tremestieri al tentativo di scongiurare gli aumenti della Tari e l’emergenza abitativa. In evidenza l’attesa della nota di riscontro alla Corte dei Conti da inviare entro il 15 febbraio. Per Basile il 2023 deve essere l’anno della svolta. E, rassicura il primo cittadino (la foto in evidenza dalla sua pagina Fb), non “ci sono punti critici allarmanti sul Piano di riequilibrio nel documento della Corte, che di fatto ci chiede dati aggiornati. Abbiamo avuto il parere positivo ministeriale della Cosfel (Commissione ministeriale per la stabilità finanziaria degli enti locali) e la richiesta nasce per ponderare al meglio il Piano in valutazione. Non sono nemmeno rilievi e sono sereno sul lavoro svolto”.

Un altro tassello importante è il primo bando per le assunzioni al Comune: la domanda di partecipazione, con scadenza alle 23.59 del 15 febbraio, riguarda 341 funzionari a tempo pieno e indeterminato, in attesa di procedere con i nuovi concorsi. Nel frattempo, rimane il nodo cruciale del porto di Tremestieri, fermo da maggio, e il Comune punta a trovare la soluzione migliore, mentre la Uil teme “lo spettro di tornare all’anno zero con danni incalcolabili per il tessuto produttivo e occupazionale del territorio e occasioni di sviluppo tristemente perdute”.

“XII Assemblea Regionale Anci per l’elezione del Presidente e del Consiglio Regionale.
Un onore rappresentare la Città di Messina in qualità di presidente dell’Assemblea che ha eletto il nuovo consiglio direttivo”, ha dichiarato Basile.

Altri temi centrali risultano l’occupazione che non c’è, in una città che si svuota di anno in anno, e l’emergenza abitativa. Da troppo tempo attendiamo risposte certe su quest’ultimo tema da Comune, Arisme e Patrimonio Spa. Ancora di più, appare urgente una mossa decisiva dal centrodestra nazionale e regionale sul risanamento. Dal 31 dicembre a oggi solo la nomina del commissario straordinario per il risanamento delle baraccopoli di Messina: il presidente della Regione siciliana Schifani. E bisognerà attendere l’approvazione in Parlamento del decreto Milleproroghe, con l’inserimento di una norma nel testo per consentire la designazione di un subcommissario, che potrebbe essere l’avvocato Scurria.

Anche da parte della Giunta Basile serve una risposta politica sul problema casa a Messina, facendo fronte comune con le partecipate e incalzando la politica regionale e nazionale lì dove è necessario. Le politiche sociali richiedono una risposta politica, lo ribadiamo, e non meramente tecnica.

Dalla Tari all’Amam il tema dei costi per gli utenti e della qualità dei servizi

Altro problema decisivo per rinsaldare il rapporto tra cittadini, amministrazione comunale e cosa pubblica: quello dei costi alti per gli utenti e della qualità dei servizi. Dall’emergenza acqua alle spese rilevanti per la Tari, l’obiettivo di “pagare tutti e pagare meno” richiederà sforzi enormi e non mancano i nodi critici.

Un febbraio caldo, dunque, nell’augurio che l’immobilismo non catturi di nuovo una Messina sempre più svuotata di energie fresche.

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